Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

OSPEDALI DI GIARRE, ACIREALE E BAMBIN GESÙ TAORMINA: DECISIONI NON SUFFICIENTEMENTE PESATE

Palermo, 25 mag. 2016 - In seguito ai fatti registratisi negli ultimi tempi presso il pronto soccorso di Acireale, che hanno riguardato cittadini dell'area di Giarre, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha avuto oggi un lungo incontro con il direttore sanitario dell'Asp di Catania, dott. Franco Luca. Nel corso del colloquio sono state evidenziate alcune criticità relative alla rete predisposta dal precedente governo, che non ne ha valutato sufficientemente le criticità. Emerge l'aspetto delle distanze, delle difficoltà di collegamenti e delle distribuzioni territoriali dei servizi da assicurare ai cittadini. A tal fine il presidente, insieme all'assessore alla Salute, Gucciardi, organizzerà la prossima settimana un vertice a Palermo al fine di incardinare una rivisitazione del piano, in scadenza il 31 dicembre 2016, che sia in grado di rispondere a una distribuzione più razionale dei servizi e dei posti letto nel catanese con una risposta di maggiore prossimità alle esigenze di salute dei cittadini.

“La decisione di chiusura di servizi importanti già presenti presso l'ospedale di Giarre, decisa dai precedenti governi,– ha affermato Crocetta - mi è parsa troppo rapida e non sufficientemente pesata, in relazione al fabbisogno della popolazione che insisteva su quell'ospedale e a cui va data una risposta. Credo si possa ottimizzare la rete, prevedendo un piano di distribuzione più dettagliato, senza nuocere ad altre strutture ospedaliere. Bisogna elaborare un piano ragionevole di riapertura dell'ospedale di Giarre e conseguentemente del pronto soccorso. Nessuno però attribuisca la volontà di chiudere Giarre al mio governo, che invece, – conclude il presidente - sta affrontando il tema della riapertura”.

"Il comportamento del governo regionale in merito al mantenimento del Centro Cardiologico del Mediterraneo "Bambino Gesù” è a dir poco incomprensibile.
Ancora una volta si conferma che il Governo regionale appare insensibile alla Salute dei cittadini e dei bambini in particolare."

Lo ha affermato Toti Lombardo, deputato regionale del MpA, che ha annunciato la presentazione di una interpellanza urgente al Governo per chiedere chiarimenti sulla vicenda.

"Quello del San Vincenzo è uno dei fiori all'occhiello della sanità siciliana ed è un punto di riferimento per tutta la sanità meridionale.
Le sue strutture pediatriche hanno creato uno dei centri maggiori in Italia per numero di prestazioni erogate e per la qualità delle stesse; non è un caso che centinaia di cittadini, di mamme si siano mobilitati contro un'irrazionale disegno che mira a chiudere questa struttura senza fornire alcuna motivazione né sul piano sanitario né sul piano amministrativo, né tantomeno su quello economico."

"Non permetteremo che logiche estranee alla salute dei bambini e al mantenimento di una sanità d’eccellenza in Sicilia, determinino la chiusura di questo centro che ha salvato la vita a migliaia di bambini siciliani e meridionali.
Se da parte del Governo non dovessero venire segnali di ripensamento siamo pronti a forme di protesta clamorose insieme alle mamme dei piccoli pazienti."

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