Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

PORTALETTERE A GIORNI ALTERNI, CONTINUA LA PROTESTA

12/05/2016 - Si è tenuto questa mattina a Palermo l’incontro tra Azienda Poste e la rappresentanza sindacale (in foto) dei lavoratori postali. La proposta dell’azienda sulla rimodulazione del servizio di recapito, che prevedeva la creazione di una nuova zona con un portalettere che consegna a giorni alterni, non è stata ritenuta accettabile dai sindacati che hanno deciso di continuare la protesta con lo sciopero delle prestazioni straordinarie dal 18 al 25 maggio in tutta la Sicilia.

«È diventata un’emergenza sociale e adesso è scritto anche nero su bianco in un documento ufficiale dell’Assemblea Regionale Siciliana. Poste Italiane non può continuare a fare la sorda mentre attorno c’è un’intera regione che protesta e lamenta disagi». Utilizza toni forti la segretaria provinciale della Slp Cisl di Messina, Gisella Schillaci, su quella che ormai è definita una vera e propria «emergenza lettera» con ritardi che si accumulano e sforano anche i due mesi per la consegna. L’allarme del sindacato nasce dalle continue lamentele che i lavoratori postali registrano durante i loro turni di lavoro. «I disagi nella consegna della corrispondenza ci sono e sono tanti – conferma Gisella Schillaci – ma era tutto scontato e previsto e lo abbiamo evidenziato già prima dell’avvio della fase di sperimentazione del nuovo sistema che a Messina e in Sicilia non può reggere per la vastità del territorio e per la sua conformazione. Ma se a questi problemi strutturali aggiungiamo anche una carenza di organico importante sia nel recapito che, soprattutto, nella gestione e nello smistamento della corrispondenza, ecco la spiegazione sul perché i tempi di consegna della posta si sono allungati in maniera inverosimile. Ma – aggiunge la Schillaci – a Poste Italiane sembra non interessare nulla e vanno avanti per la propria strada, quella disegnata con l’alibi della razionalizzazione e del contenimento della spesa».

L’allarme sulla situazione del recapito a Messina e in Sicilia è stato oggetto anche di una richiesta ben precisa da parte del Sindacato Lavoratori Postali della Cisl Sicilia che ha trovato risposta da decine di parlamentari siciliani che hanno preso nei giorni scorsi attraverso un ordine del giorno dell’Ars che impegna il Governo regionale a «farsi promotore delle più opportune iniziative presso Poste Italiane per addivenire ad una soluzione che garantisca un servizio postale adeguato tutelando gli interessi dei lavoratori del comparto».

Nel documento dei deputati siciliani indice puntato contro «il processo di privatizzazione e quotazione in borsa» di Poste Italiane che «non può puntare esclusivamente al conseguimento dei profitti, con una politica di risparmi sulla forza lavoro». Ma nell’odg si registra come «la politica aziendale priva la collettività di un servizio con forti disagi quotidiani in un contesto di tangibile caos organizzativo».
Già oggi, a Palermo, si terrà un incontro convocato da Poste Italiane con i sindacati per affrontare il delicato tema della riorganizzazione del recapito.

«Cercheremo di ottenere un primo risultato – conclude Gisella Schillaci – Le problematiche affrontate dai parlamentari siciliani su sollecitazione del Slp Cisl Sicilia investono tanto i lavoratori che la popolazione. Bollette scadute, riunioni disattese, posta che arriva mesi dopo è frutto di una grave disorganizzazione che Poste Italiane purtroppo continua a mantenere, disattendendo in massima parte agli accordi sottoscritti e creando confusione e disservizi che non consentono il normale svolgimento delle attività».

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