Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ATTAGUILE ATTACCA CROCETTA: “COME RILANCIARE LA SICILIA CON DIRIGENTI MASSONI, CONDANNATI PER DANNO ERARIALE?”

Sicilia. Attaguile attacca Crocetta: “Come pensa di rilanciare la nostra Isola quando conferma dirigenti regionali incapaci, condannati per danno erariale e iscritti alla massoneria?”
20 lug. 2016 – Durante la conferenza stampa tenuta dalla Commissione nazionale Antimafia a Trapani, a margine della due giorni in Sicilia, tra Palermo e Trapani, il deputato nazionale Angelo Attaguile, siciliano e segretario della commissione presieduta da Rosy Bindi, rispondendo alle domande dei giornalisti ha puntato il dito verso il governatore Rosario Crocetta: “Come pensa Crocetta – ha chiosato l’on. Angelo Attaguile – di rilanciare la nostra terra se inspiegabilmente conferma dirigenti chiacchierati, iscritti alla massoneria, condannati per danno erariale e soprattutto che nel corso di questi anni hanno mostrato tutta la loro incapacità nella gestione della cosa pubblica? Mi riferisco anche – ha aggiunto Angelo Attaguile- alle centinaia di milioni di euro di fondi europei che perdiamo la possibilità d’investire nell’Isola perché non siamo in grado di realizzare dei progetti seri”.

Ai giornalisti che gli hanno chiesto se si riferisse alla Patrizia Monterosso, da poco riconfermata da Rosario Crocetta per altri cinque anni nella carica di segretario generale della Regione Siciliana, l’on. Attaguile ha risposto: “sì, mi riferisco in particolare alla Monterosso, ma non solo a lei. Se facciamo queste scelte, se non abbiamo il coraggio di cambiare, poi non dobbiamo poi lamentarci che c’è un’Italia a due velocità, Nord e Sud, perché i primi responsabili siamo noi”.
A chi ha chiesto maggiori dettagli, Angelo Attaguile ha replicato spiegando che “al momento si tratta di informazioni assunte dalla Commissione nazionale Antimafia e dichiarate riservate, i relativi verbali sono stati infatti segretati. Giungerà il momento – ha spiegato Angelo Attaguile- in cui potremo dirvi di più, per adesso abbiamo acquisito e stiamo approfondendo. E poi dobbiamo rispettare le indagini in corso”.

Altro passaggio importante dei lavori della commissione è stato rappresentato dall’audizione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che durante il suo intervento ha accusato come dietro al sistema rifiuti vi sia la criminalità organizzata. Sulla questione l’on. Angelo Attaguile ha chiesto il massimo impegno della Commissione Antimafia al fine di approfondire la questione e trovare soluzioni efficaci ad accertare ed impedire le infiltrazioni della mafia nel sistema rifiuti. In merito Attaguile ha ricordato al sindaco Orlando, il lavoro svolto dal magistrato Nicolò Marino durante la guida dell’assessorato regionale all’Ambiente. Sulla questione Orlando ha riferito di aver in proposito conferito col presidente del Consiglio superiore della Magistratura al quale ha esternato tutta la propria contrarietà circa la possibilità dei magistrati di ricoprire incarichi politici.

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