Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

ROCCO CHINNICI VIVO NELLA MENTE E NEL CUORE DI MOLTI

Palermo, 29 luglio 2016 –  Le immagini di Via Pipitone Federico sventrata dal primo tritolo utilizzato dalla mafia nel dopoguerra, restano scolpite nella memoria e bruciano oggi come allora. Il 29 luglio del 1983 Cosa Nostra eliminò un magistrato simbolo della lotta contro la mafia: il giudice istruttore Rocco Chinnici. Con lui furono stroncate le vite di altri tre innocenti: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, entrambi componenti della scorta del magistrato, e Stefano Li Sacchi, il portiere dello stabile davanti al quale esplose l’autobomba. Da quel tragico giorno sono passati 30 anni, ma il ricordo di questi uomini è ancora vivo nella memoria di tutti i cittadini onesti.

“Rocco Chinnici è stato un grande magistrato e un grande uomo. Del Chinnici magistrato conosciamo da tempo quasi tutto: la sua abilità nel condurre le indagini, il suo coraggio e il forte senso del dovere, ma soprattutto la sua grande intuizione: la creazione del pool antimafia. È stato lui ad introdurre questo metodo rivoluzionario”. Lo scrive il senatore del Pd Giuseppe Lumia sul suo blog, www.giuseppelumia.it, ricordando il giudice ucciso a Palermo il 29 luglio del 1983. Nell’attentato persero la vita anche il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, Stefano Li Sacchi.

“Del Chinnici uomo – aggiunge – stiamo scoprendo, anche grazie al libro della figlia Caterina, la sua grande umanità, di papà, di marito, di persona che aveva tratti di socievolezza straordinari, mai oscurati dal ruolo duro del magistrato. Abbiamo conosciuto la sua intensa attività culturale che lo vedeva impegnato in numerosi convegni ed incontri, ma soprattutto quella educativa nelle scuole, con i ragazzi, poiché convinto della necessità di far maturare nelle nuove generazioni una coscienza sociale e civile antimafia”.

“Rocco Chinnici e la sua storia – conclude Lumia – hanno arricchito il nostro Paese e continueranno ad arricchirlo perché il suo insegnamento è ancora vivo nella mente e nel cuore di molti”.

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