Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

SANITA' SICILIA, MARINELLO: “ROSARIO CROCETTA MISTIFICA LA REALTÀ”

Roma 14 settembre 2016 -  Come spesso accade sulla questione riguardante il riordino della Rete ospedaliera in Sicilia con le conseguenti refluenze anche nella provincia di Agrigento, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta mistifica la realtà. Per chiarezza, diciamo subito che, così come previsto nel DM 70/2015 (il cosidetto decreto Balduzzi) è compito istituzionale delle Regioni ottemperare ad una serie di compiti:
1) individuare le strutture deputate all'attività di emergenza/urgenza su tre livelli (PS, DEA1 DEA2 secondo livello)
2) collegare ai tre livelli sopra definiti le corrispondenti discipline
(medicina, ortopedia etc);
3) definire i dimensionamenti delle discipline per singolo ospedale e di
conseguenza la dotazione complessiva.

Nel definire i punti sopra riportati, la Regione rispetta i parametri previsti
dal DM 70/2015) approvati all'unanimità con intesa Stato/Regioni e quindi
anche con voto favorevole della Sicilia.
Di conseguenza è la Regione che ha l'onore e l'onere di individuare i
presidi ospedalieri e le relative caratteristiche, mentre il Ministero della
Salute ha il compito di verificare che le scelte effettuate rispettino i criteri
del citato DM.
Il Piano della nuova rete ospedaliera siciliana è stato predisposto
dall'assessore Gucciardi, inoltrato al Ministero della Salute nel luglio del
2016 e valutato in una riunione congiunta il 3 agosto 2016
Risulta evidente che con le sue dichiarazioni il presidente Crocetta (del
PD) disconosce quanto predisposto da un assessore del SUO governo,
mentre il presidente della commissione all'Ars, On. Di Giacomo (anche lui
del PD) con le sue dichiarazioni contribuisce ad alimentare questo clima di
confusione e mistificazione.

Delle due l'una! O l'assessore Gucciardi ha predisposto un Piano in un settore così
importante in perfetta solitudine e nella totale inconsapevolezza del
presidente Crocetta, oppure si assiste al solito, comico scambio delle parti
e delle accuse che, vista la rilevanza dell'argomento, assume sempre più un
aspetto tragico.

I parlamentari del NCD/AP a tal riguardo hanno incontrato il Ministro
della Salute e successivamente i dirigenti tecnici del Ministero e dopo un
proficuo scambio di opinioni si è arrivati all'idea che si debba, come
minimo, procedere a notevoli aggiustamenti.
Ma considerate le circostanze, credo che la migliore cosa da fare sia quella
di ritirare il Piano della nuova rete sanitaria e ripartire da zero in assoluta
trasparenza assumendosi ognuno le proprie responsabilità, l'onore di scelte
dolorose e magari impopolari, ma tenendo soprattutto conto delle reali
esigenze dei cittadini siciliani e della doverosa tutela del diritto alla salute.

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