Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

TRIPI: IL CASTELLO E L'ETNA SULLO SFONDO COME NEL SIGNORE DEGLI ANELLI

Tripi (Me), 08/09/2016 – L'idea di riaccendere le luci lassù, sulla punta del Monte di Tripi, ha scatenato le foto dei curiosi in queste sere con l'Etna in eruzione. Effettivamente il gioco grafico è impressionante. Il Castello normanno di Tripi posto sulla sommità del paese e del borgo di Casale, si illumina di scarlatto ricordando proprio l'occhio di Sauron del film di Peter Jackson vincitore di decine di premi Oscar. Con l'Etna che fa da sfondo, le nuvole nere e lo scenario che fa da cornice con i Nebrodi sfumati.

Manca solo il cast originale del film tant'è che a qualcuno è venuto il dubbio che J.R.R. Tolkien, autore del libro nel secondo dopo guerra, non sia effettivamente passato da Tripi per immaginare la sua Mordor. Qualche turista in effetti è passato per scattare la foto. Una nuova forma di turismo cine-culturale? Dopo l'antica civiltà abacena, i greci e i romani, i normanni e gli arabi, in effetti hobbit e orchi mancano nel contesto tripense. Il Castello, da cui si gode di una vista mozzafiato, fa parte degli avamposti militari normanni, tuttavia oggi restano solo le rovine e un inquietante alone di mistero perché poche sono le fonti pervenuteci. Nel 1300 sappiamo della sosta di re Federico II nel castello di Tripi, costruito sull’altura più imponente a 610 metri sul livello del mare, che sovrasta l’intero paesaggio circostante. Fu usato come bivacco e poi successivamente come vedetta. L’unico riferimento che si può avere è datato 1154, data in cui il geografo Idris cita per la prima volta la fortezza medievale di cui oggi è possibile apprezzarne i resti delle mura circostanti il palazzo.

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