Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CARNE AI SOLFITI NELLE MACELLERIE, I NAS PORTANO ALLA LUCE UNA PRATICA ILLEGALE ANCORA MOLTO DIFFUSA

Messina, 13 ottobre 2016 – I Carabinieri del Nas di Catania e del comando provinciale di Messina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Messina, nell’ambito di specifici controlli nel settore della vendita al dettaglio di carni fresche e prodotti derivati, hanno portato alla luce una pratica illegale ancora molto diffusa, consistente nel “ringiovanimento” conseguito grazie all'uso di sostanze chimiche (nitrati e solfiti) che ridanno colore e simulano freschezza nella carne, sebbene siano già iniziati i naturali processi putrefattivi, in questo modo abilmente mascherati. A seguito di una cospicua attività di campionamento delle carni è emerso un dato molto allarmante: in sei casi su dieci gli esami analitici hanno dimostrato un uso smodato di tali sostanze in concentrazioni molto elevate e pericolose per la salute pubblica, soprattutto nei macinati a base di carne, ove l’impiego è più agevole.

Tali additivi, non consentiti e non dichiarati, agiscono come veri e propri allergeni e possono provocare effetti tossici talvolta letali.
Questo è il quadro della situazione dal quale si denota la scarsa sensibilità e attenzione che pongono taluni esercenti del settore nella vendita al dettaglio delle carni destinate ai consumatori. I titolari delle macellerie sono stati denunciati alla procura della repubblica della citta’ peloritana, insieme al gestore di un noto deposito all’ingrosso di carni, fornitore degli stessi. Sul fenomeno sarà mantenuta alta e costante l’attenzione da parte dei militari del Nas, che procederanno ad espletare analoghe ispezioni anche in provincia.

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