Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

AGGRESSIONE NEGLI OSPEDALI SICILIANI, FSI-USAE"SOLIDARIETÀ ALL'INFERMIERA DEL DI CRISTINA"

PALERMO – 02 Dicembre 2016. Minacciata con un coltello e malmenata. Altro caso di aggressione all'interno degli ospedali siciliani. La vittima, un'infermiera dell'ospedale Di Cristina. A colpirla all'apice di una discussione sfociata in aggressione sarebbero stati i parenti di un bambino, giunti al pronto soccorso. Calogero Coniglio, Coordinatore Nazionale Fsi Federazione Sindacati Indipendenti e Coordinatore Regionale della Usae Sicilia Unione Sindacati Autonomi Europei, dichiara: “Cogliamo l’occasione per porgere la nostra solidarietà all'infermiera coinvolta nell’aggressione, assicurando che questa organizzazione sindacale continuerà a vigilare”. E’ l’ennesimo caso, però, di una lunga serie di aggressioni nei pronto soccorso denunciati dalla Fsi-Usae, abbiamo stilato un dossier con gli episodi più gravi".

Tra gli ultimi episodi, sempre denunciati dalla Fsi-Usae (Federazione sindacati indipendenti) ad esempio, quello un’infermiera aggredita e minacciata con un coltello e quello di un infermiere che ha subito una frattura ad un dito.
"Come organizzazione sindacale continueremo a chiedere alle aziende, ai Prefetti ed gli enti di competenza che si adottino delle misure forti e ribadiamo all'assessore regionale della salute Gucciardi che deve calarsi nella realtà ospedaliera per capire quanto personale sia da assumere", conclude Coniglio.

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