Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

MESSINA: CROCETTA OGGI IN CITTA' PER RENDERE OMAGGIO ALLE VITTIME DEL LAVORO

Olga Mondello Franza, Presidente Caronte & Tourist: "Viviamo con grande dolore la notizia della morte dei tre marittimi e del ferimento di altri lavoratori a bordo della nave "Sansovino". Abbiamo attivato una commissione interna d’inchiesta in modo da fare luce sull’accaduto nel più breve tempo possibile"
Messina, 30/11/2016 -  Cristian Micalizzi 38 anni, primo ufficiale, Gaetano D'Ambra, secondo ufficiale, e Santo Parisi, 52enne di Terrasini hanno perso la vita in un incidente avvenuto a bordo della nave 'Sansovino' di proprietà della Caronte & Tourist Isole Minori. Nove i marittimi coinvolti. Il magistrato Giovannella Scaminaci, con il sostituto Federica Rende, intendono fare luce sull'accaduto affinche' si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti". Le indagini sono state affidate alla Capitaneria di porto.

Sicilia. Il presidente Crocetta nel pomeriggio a Messina per rendere omaggio alle tre vittime del lavoro
“Alle 16:30 sarò a Messina per rendere omaggio alle tre vittime del lavoro, per rappresentare la sofferenza e il dolore di tutto il popolo siciliano e per ribadire che di lavoro si deve vivere e non morire”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “Mi auguro che l’
inchiesta – aggiunge il presidente - possa accertare eventuali responsabilità per rendere giustizia a quei morti e alle loro famiglie. Esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza ai familiari, con la consapevolezza che nessuna parola – conclude Crocetta - potrà lenire la loro disperazione e il loro immenso dolore”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
« Prendo parte con commozione al dolore delle famiglie dei quattro lavoratori di Messina e del marmista morto ieri a Carrara. Ribadisco con forza l'esortazione a fare di tutto perché non si ripetano queste gravissime tragedie. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile in un Paese come il nostro ».

Il cordoglio del gruppo Caronte & Tourist nelle parole di Olga Mondello Franza, Presidente Caronte & Tourist:
"Viviamo con grande dolore la notizia della morte dei tre marittimi e del ferimento di altri lavoratori a bordo della nave "Sansovino". Intendiamo esprimere vicinanza e sostegno alle famiglie delle persone coinvolte nell’incidente e presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti. Nel frattempo abbiamo attivato una commissione interna d’inchiesta in modo da fare luce sull’accaduto nel più breve tempo possibile".

«Siamo costernati e molto arrabbiati – hanno detto, a caldo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e il segretario provinciale del Fim Cisl, Nino Alibrandi - Pensiamo alle famiglie, al valore del lavoro in questo territorio, a quanto non si debba mai abbassare la guardia. La sicurezza è il dovere del giorno prima non il rammarico per ciò che si doveva e poteva fare. Non bastano le leggi se non vengono applicate, non basta nessuna giustificazione e non esiste mai nessun motivo valido per non tutelare la salute dei lavoratori. Non esiste nessuna giustificazione economica né organizzativa».

Tonino Genovese e Nino Alibrandi si rivolgono anche alla Prefetto Ferrandino. «Convochi presso i suoi uffici il tavolo del lavoro già costituito, anche sulle tutele della sicurezza nel lavoro, presso l’ispettorato per dare concretezza agli atti conseguenti. Giusto e doveroso ricercare le responsabilità, ma quei lavoratori strappati ai loro affetti non torneranno a casa».

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