Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

PARCHI: IL SENATO APPROVA LA RIFORMA DELLA LEGGE

Nel nuovo testo previsto inasprimento delle sanzioni per gli illeciti nelle aree protette. Per Antoci : dopo 25 anni dall’entrata in vigore la legge 394 viene ridisegnata per coniugare tutela naturale ed efficienza gestionale
S.Agata M.llo, 11 novembre 2016 – E’ un grande risultato l’approvazione della riforma della legge sui parchi da parte del Senato della Repubblica. Il testo contiene molte importanti novità che, se confermate dalla Camera, ci consentiranno di tutelare meglio il nostro straordinario patrimonio naturale e di rendere più efficienti gli enti di gestione. Così Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi e Federparchi Sicilia, commenta il primo “sì” alla riforma della legge sui parchi, sottolineando che nell’ambito del tema a lui particolarmente a cuore ovvero quello dell’illegalità, è stato previsto l’inasprimento delle sanzioni per gli illeciti commessi nelle aree protette, comprese quelle penali, anche con la confisca dei mezzi utilizzati per attività non consentite come, per esempio la pesca di frodo nelle aree marine protette. Mi stupisce molto - conclude Antoci – che il mondo ambientalista abbia avuto un atteggiamento critico verso il testo approvato: probabilmente la gestione quotidiana di un Presidente di Parco porta a vedere le cose da angolazioni diverse.


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