Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

PARCHI: IL SENATO APPROVA LA RIFORMA DELLA LEGGE

Nel nuovo testo previsto inasprimento delle sanzioni per gli illeciti nelle aree protette. Per Antoci : dopo 25 anni dall’entrata in vigore la legge 394 viene ridisegnata per coniugare tutela naturale ed efficienza gestionale
S.Agata M.llo, 11 novembre 2016 – E’ un grande risultato l’approvazione della riforma della legge sui parchi da parte del Senato della Repubblica. Il testo contiene molte importanti novità che, se confermate dalla Camera, ci consentiranno di tutelare meglio il nostro straordinario patrimonio naturale e di rendere più efficienti gli enti di gestione. Così Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi e Federparchi Sicilia, commenta il primo “sì” alla riforma della legge sui parchi, sottolineando che nell’ambito del tema a lui particolarmente a cuore ovvero quello dell’illegalità, è stato previsto l’inasprimento delle sanzioni per gli illeciti commessi nelle aree protette, comprese quelle penali, anche con la confisca dei mezzi utilizzati per attività non consentite come, per esempio la pesca di frodo nelle aree marine protette. Mi stupisce molto - conclude Antoci – che il mondo ambientalista abbia avuto un atteggiamento critico verso il testo approvato: probabilmente la gestione quotidiana di un Presidente di Parco porta a vedere le cose da angolazioni diverse.


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