Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

REFERENDUM. CROCETTA SI DIMETTA: ”QUALCUNO È CONVINTO DI AVERE IL MONOPOLIO DEI NO”

Palermo, 6 dic. 2016 - M5S all’ARS: “Il risultato del referendum è anche la bocciatura del Pd e di Crocetta: il presidente si dimetta”. “Il risultato del referendum in Sicilia non è solo la bocciatura del governo Renzi, ma, soprattutto, del suo maggiore sponsor nell’isola: il governo del PD e di Rosario Crocetta. Adesso dimissioni e parola ai cittadini, c’è da rimettere una Sicilia al lavoro e non può farlo chi ha perso in maniera così sonora. Grazie di cuore a tutti i cittadini siciliani che hanno dichiarato, con questo voto, la voglia di cambiare la nostra terra”.

“Non ho alcuna resa dei conti da fare, non appartiene alla mia
cultura e al mio modo di fare politica. Io penso all'unità, a lavorare e non
alle polemiche”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana,
Rosario Crocetta. “Il no, è un grido di allarme che viene dalle fasce più
deboli della popolazione. Nonostante la ripresa del Pil e il lieve incremento
dell'occupazione, paghiamo ancora il prezzo della crisi degli anni passati.
Occorre intervenire rapidamente, trovo veramente irresponsabile che invece di
chiedere di fare di più nell'economia e nella solidarietà, si pensi ad
esasperare conflitti. Ci sono alcune questioni da affrontare immediatamente: lo
sblocco dei cantieri attraverso la riforma dell'Urega che è già all'Ars;
l'avvio immediato dei cantieri del Patto per la Sicilia, bandi europei e misure
straordinarie di reddito di inclusione sociale, per i senza lavoro, i giovani,
i disoccupati. Non mi interessa la politica politicante, mi interessa che
facciamo queste cose.

Perchè la Sicilia ce la può fare e ce la deve fare.
Se poi – continua il presidente - c'è qualcuno che è convinto di avere il
monopolio dei no, sappia che all'interno di quei no ci sono tanti elettori
democratici, anche elettori di Renzi, di Crocetta e di altri esponenti.
Rispetto a un quesito referendario, gli elettori hanno espresso liberamente la
propria opinione. Tale voto va rispettato, ma questo non c'entra affatto con le
votazioni di tipo politico la cui scelta avviene, non sulla base di un singolo
quesito, ma su un'idea di governo. Pensiamo a lavorare invece di fare polemica.

Il no ha vinto, è stato un voto di difesa della Costituzione. No ho assunto
toni catastrofisti nel corso della campagna referendaria né l'ho collegata in
nessun modo a ipotesi di governo. Non si capirebbe perchè dovrei farlo dopo il
voto. Con Baccei stiamo discutendo e devo confermare che l'assessore è
convinto, come me, che dopo il risultato che abbiamo raggiunto sulle nuove
entrate, siamo in condizioni di fare una finanziaria che – conclude Crocetta -
metta al centro la lotta contro le povertà, la difesa dei lavoratori e lo
sviluppo”.

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