Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

AUTORITÀ PORTUALE: 'SCANCELLATA' MESSINA, CROCETTA IO NON... 'CENTRO'

Autorità portuali, Crocetta:”Organizzazione dei porti di interesse nazionale non è di competenza della Regione ma del Ministero delle
Infrastrutture”"Del Rio ha concesso a Catania la sede di Autorità Portuale per 3 anni. Messina ulteriormente mortificata", "CapitaleMessina aveva lanciato l'allarme mesi fa". Documento di Capitale Messina a firma del portavoce Gianfranco Salmeri e del presidente Pino Falzea. Sicilia. Autorità portuali, Crocetta:”Organizzazione dei porti di interesse nazionale non è di competenza della Regione ma del Ministero delle Infrastrutture”


Palermo, 27 gen. 2017 - “Mi dispiace molto essere tirato in ballo per conflitti tra
Catania e Augusta sull'autorità portuale. L'organizzazione dei porti di
interesse nazionale non è di competenza della Regione ma del Ministero delle
Infrastrutture, quindi invito tutti a non chiedere al presidente di prendere
parte a possibili conflitti tra città siciliane”. Lo dice in una nota il
presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

“Per quel che mi riguarda – continua - sono il presidente di tutti, di Catania
così come di Augusta e a questo profilo uniformo il mio comportamento.
Ho posto una sola questione al Ministro in merito all'accorpamento tra Gioia
Tauro, Messina e Milazzo, non condividendo il fatto che la sede di quella
autorità debba stare in Calabria. Ho difeso solo la Sicilia e questo voglio
continuare a fare. Invito le amministrazioni dei territori interessati, a
definire un'intesa che possa essere proposta al presidente della Regione e non
invitare il presidente stesso a prendere le parti di una città, poiché ripeto –
conclude Crocetta - sono il presidente di tutte le città siciliane”.

Questa è una delle ennesime volte nelle quali la politica perde di credibilità. Parliamo di riforma della portualità, la riforma Del Rio, che come è noto ha cancellato l'Autorità Portuale di Messina assieme ad altre in Italia, tra le quali la vicina Catania. Nel Decreto relativo si prevede che la sede delle future "Autorità di Sistema portuale" debba essere quella di un porto "core", per cui a Messina che non lo ha, è stata negata la sede, che sarà, quindi, a Gioia Tauro.
Ma quando si tratta di decidere per l'Autorità della Sicilia Orientale la regola non vale più ed il ministro decide di collocarla a Catania e non nel porto "core" di Augusta.
Sconfitta su tutta la linea della città di Messina, che tristezza!

Il Governo ha applicato evidentemente il metodo "due pesi e due misure", anche perché le performances dell'Autorità di Messina-Milazzo sono sicuramente superiori a quelle di Catania.
Ed allora, qual'è la differenza tra Messina e Catania? Semplice, Catania ha sindaco Enzo Bianco e Messina Accorinti. Catania ha una classe politica che si batte per il territorio, Messina no, tutto qua!
Non possiamo non stigmatizzare, infatti, il fatto che una scelta politica dalle gravi conseguenze sull'identità e sull'economia della nostra Città metropolitana si sia realizzata alle spalle dei cittadini, anche in virtù della accondiscendenza o della ininfluenza di larga parte della classe politica messinese.

CapitaleMessina aveva lanciato la notizia della sede a Catania nel mese di novembre, ma quasi nessun esponente politico si è mobilitato per evitare questa ulteriore mortificazione per la nostra città.

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