Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PUGNI A MEDICO AL GARIBALDI DI CATANIA: “SIAMO COSÌ A 53 AGGRESSIONI NEGLI ULTIMI 5 ANNI"

CATANIA 09/02/2017 – “Siamo arrivati a 53 aggressioni negli ultimi 5 anni negli ospedali siciliani” - dichiara  Calogero Coniglio, segretario territoriale della provincia di Catania e coordinatore nazionale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, il quale aggiunge:
"Un medico, il dott. Giovanni Cannavo',  è stato picchiato da un uomo al pronto soccorso del Garibaldi centro di Catania, i due pugni subiti lo hanno costretto a ricorrere ad una Tac di controllo. Ha avuto anche una crisi ipertensiva. La paziente attendeva un posto letto dalla mattina, lo stress e l’attesa hanno fatto infuriare il figlio che per futili motivi ha preso come bersaglio il primo camice bianco. Condanniamo e condanneremo sempre questi gesti ma soprattutto la Regione Siciliana che continua a mantenere questa palese e grave carenza di posti letto che ingolfa tutti i giorni i pronto soccorso degli ospedali siciliani, situazione drammatica ormai nelle cronache di giornali e tv nazionali”.

"Era prevedibile, e se non si interviene è prevedibile anche una massacro di infermieri e medici per tutto il 2017, credo sarà principalmente una "competizione" tra ospedali di Catania e Palermo, ironizza Calogero Coniglio -  l'intervento della polizia è stato tempestivo altrimenti poteva andare peggio”.
"Sono trascorse due settimane dall'ultima aggressione a Palermo, dalle nostre denunce a prefetture e questure, dalle due interrogazioni parlamentari presentate, dalle rassicurazioni, dalla solidarietà e le promesse del sottosegretario della Salute Faraone e dall’Assessore regionale Gucciardi appunto a Catania. Dopo il dossier di 48 aggressioni inviato alla Regione, dopo l’ultima l’aggressione al dott. Puleo al pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Catania, nulla è cambiato, nessun intervento".

"Attendiamo e solleciteremo affinché i due Ministri della Salute e dell’Interno, Lorenzin e Minniti, rispondano urgentemente alle interrogazioni parlamentari presentate al Senato dai senatori Scavone e Compagnoni sulle gravi carenze strutturali della Sicilia, di posti letto e della carenza di personale» conclude Coniglio.


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