Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SAFER INTERNET DAY 2017, GIOVANI AMBASCIATORI CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO

Il Progetto coinvolgerà 40.405 studenti e più di 80 mila tra docenti e genitori, presenti in 114 scuole medie di 15 regioni.

06/02/2017 - In occasione del Safer Internet Day 2017, la giornata mondiale di sensibilizzazione all'utilizzo sicuro e responsabile di Internet, è stato presentato oggi a Roma "Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro”, il nuovo progetto promosso dalla Polizia di Stato e dal Moige (Movimento italiano genitori). Come per le precedenti edizioni, anche quest'anno Milly Carlucci è stata la madrina dell'evento. La conduttrice televisiva, in qualità di genitore, ha detto di essere consapevole di quanto sia importante proteggere i figli dai pericoli del web, pur sottolineando che la Rete è una grande opportunità per la loro crescita personale e formativa.

Per 8 ragazzi su 10 non è un fatto grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social perché ritengono che le aggressioni verbali non siano equiparabili alla violenza fisica; 7 su 10 dichiarano che gli insulti riguardano l'aspetto fisico, l'abbigliamento, i comportamenti e che la vittima non avrà alcuna conseguenza dagli attacchi; per 7 su 10 non vi è alcun problema nel pubblicare immagini non autorizzate che ritraggono la vittima.

Il progetto “Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web sicuro” promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori ONLUS, con il supporto di Fondazione Vodafone Italia, di Trend Micro e con il patrocinio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha l’obiettivo di fornire una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate all’utilizzo improprio del Web e le competenze per una gestione positiva dei conflitti, sia di persona che “off-line”, per la prevenzione dei rischi correlati al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. L’azione di sensibilizzazione e di prevenzione si realizzerà attraverso interventi formativi e informativi rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado, ai loro genitori e ai loro insegnati. 5 giovani ambasciatori, scelti tra le classi del III e IV anno, che si formeranno su un portale dedicato, con il supporto del docente referente del progetto, saranno i protagonisti dell’azione formativa sui loro pari!

A disposizione degli utenti, oltre al call center per un rapido e pronto servizio di assistenza telefonica, c’è anche l’innovativa APP creata come strumento deterrente contro il bullismo e il cyberbulismo ma soprattutto come strumento di supporto per la segnalazione di casi di bullismo online che saranno a loro volta segnalati alle autorità competenti. All’interno dell’APP è presente un video si sensibilizzazione strutturato in maniera tale da elargire consigli a ragazzi, genitori e docenti. I tre target riceveranno, sia in formato digitale che cartaceo, interessanti e preziosi booklet informativi scritti ad hoc dai più grandi esperti del settore.

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