Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

CROCETTA: CON APPALTI CENTRALIZZATI, PERDEREMO IL 7,5 DI PIL

Messina, 11 mar. 2017 - "Con 6 miliardi di euro di appalti centralizzati (Consip), la Sicilia perderà 7,5% di PIL. Il calcolo è stabilito sulla base dell'importo di 80 miliardi di euro di Pil l'anno. Se quegli appalti dovessero valere per 3 anni, la perdita non sarebbe minore a 2,5% ogni anno". Lo dice il presidente Crocetta, da Messina dove si trova per presentare il suo movimento "Riparte Sicilia".
“E’ un danno incalcolabile per la Sicilia, per tutti i siciliani, le imprese e i disoccupati. Il sistema Consip, in atto, viene utilizzato per spostare risorse della Sicilia e del Mezzogiorno, a favore delle grandi imprese del centro-nord, a favore di gruppi monopolistici, danneggiando le piccole e medie imprese. Lo scontro di questi giorni sull’affare Consip, - conctinua Crocetta - non è un affare ideologico e neppure politico. E’ la battaglia di un presidente della Regione che vuole difendere gli interessi della Sicilia e non vuole che questa regione venga impoverita. Su queste cose io chiedo un dibattito pubblico e soprattutto la revisione a 360° delle linee di politica economica. Qualsiasi appalto deve tenere conto del mercato siciliano e della capacità delle imprese siciliane, che non possono essere escluse a priori dagli appalti.

Qualcuno dirà che così la pubblica amministrazione risparmia, io sostengo non sia vero, perché diverse volte le aziende Consip presentano tassi di ribasso più alti rispetto a quelli che offre il mercato locale. Io dico no perché, quando un appalto va ad un’impresa siciliana, non solo si trasforma in occupazione e investimenti locali, ma anche in entrate di iva e di tasse che con la scelte che si vorrebbero fare, andranno ad altre regioni italiane acuendo il divario nord sud. Il sistema Consip è stato creato per i grandi gruppi monopolistici del Paese. Un grande inganno. La Sicilia deve utilizzare una propria piattaforma informatica per le gare telematiche, affidata a un soggetto pubblico e non a privati e lo può fare – conclude il presidente - mediante Sicilia e-Servizi".

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