Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

UTERO IN AFFITTO, SCILIPOTI (FI): “DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO DI TRENTO DISTORCE UMANITÀ DEL NOSTRO ORDINAMENTO”

01/03/2017 - "Ci troviamo ancora una volta di fronte al potere discrezionale ed interpretativo della magistratura che si muove in una linea sottile che divide l' umanità dalla barbarie, arrivando a legittimare una pratica come l'utero in affitto che non può esser considerata giuridicamente ammissibile perché pretende di staccare dalla madre biologica il legame del nascituro quasi si trattasse di un oggetto da acquistare. Non si comprende come la magistratura abbia potuto smentire quanto recentemente deciso di recente dalla Corte Europea dei Diritti Umani, la quale aveva affermato il principio dell'assenza di qualsiasi legame biologico nella maternità surrogata (vietata in Italia) tra il bambino e la coppia".

Lo dichiara il Senatore Domenico Scilipoti Isgrò di Forza Italia, commentando la decisione di riconoscere a due uomini la paternità di due bambini nati negli Usa grazie alla maternità surrogata. "Una decisione pericolosa perché fa tremare i pilastri valoriali su cui si fonda la nostra società. Nessuno in Italia metterebbe in vendita il proprio utero per accontentare le pretese di coppie omosessuali che possono permettersi di spendere grosse cifre. La questione morale del legame biologico, della figura della madre, dell'integrità di una donna, non possono essere svendute. Il nostro ordinamento presuppone valori di umanità e rispetto del prossimo", conclude.

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