Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

“LUCIO PICCOLO FRA I NEBRODI E L’EUROPA”, 8 APRILE A VILLA PICCOLO

Sabato 8 aprile, alle 18, a Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109 Capo d’Orlando), è in programma una conversazione con lo studioso Franco Valenti sul tema “Lucio Piccolo fra i Nebrodi e l’Europa”. Introduce il giornalista e scrittore Alberto Samonà. Interviene il presidente della Fondazione Piccolo, Vanni Ronsivalle. Si tratta del quarto incontro del ciclo “Pomeriggi al Piccolo Caffè”, promosso dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella su temi che richiamano pagine uniche della grande Sicilia letteraria. Ingresso libero.

CAPO D’ORLANDO (ME), 6 aprile 2017 – Lucio Piccolo, come del resto il cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, spaziò fin da giovane su tutta la letteratura europea: inglese, francese, tedesca, spagnola. Piccolo si spinse anche sulla letteratura Araba e Tomasi su quella Russa. Acquisirono così, entrambi, una cultura vertiginosa. I Nebrodi furono per Piccolo un territorio fecondo al quale si ispirò per le sue liriche immortali, ma sempre inserito in quella millenaria cultura europea, che rende la sua poesia unica.

Opinione assai elevata delle opere di Piccolo la ebbero Eugenio Montale, Giorgio Bassani, Gianfranco Contini, Guido Piovene, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Andrea Zanzotto, Camilla Cederna, Dacia Maraini, Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, Natale Tedesco, Vincenzo Consolo, Giuseppe Amoroso, Silvano Nigro, Giovanna Musolino, Carlo Guarrera, ecc.

Tra gli ammiratori stranieri, per esempio, l’accademico italianista zagabrese Mladen Machiedo (traduttore di Montale, di Calvino ecc.). Ezra Pound, che definì la poesia di Piccolo “magnifica e irraggiungibile”. Orson Welles, che ritenne Piccolo “un genio della poesia”. Anche Gioacchino Lanza Tomasi, esperto musicologo, è tra coloro che pongono Piccolo ai vertici della poesia del ‘900 italiano. Lo stesso Tomasi di Lampedusa, come ha fatto rilevare Franco Valenti, negli ultimi anni della sua vita, equiparò Lucio Piccolo a T. S. Eliot (Nobel per la letteratura) , universalmente ritenuto tra i massimi poeti mondiali del ’900.

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