Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SANITA’, SU RETE OSPEDALIERA “SAN PIERO PATTI E BARCELLONA” LA POLITICA SEMPRE PIÙ DEPRIMENTE

28/04/2017 - “Tra i nefasti effetti del piano di riordino della rete ospedaliera, i servizi legati al pronto soccorso sono quelli più a rischio. Non si capisce come si sia potuto far riferimento a puri criteri matematici e ragionieristici per tagliare servizi pubblici così fondamentali per il territorio. In particolare il Presidio Territoriale d’Emergenza di San Piero Patti e gli Ospedali Riuniti di Barcellona Pozzo di Gotto, vere e proprie strutture riferimento per il territorio dei Nebrodi e del Mela, verranno ridimensionate considerevolmente se il piano della nuova rete ospedaliera resterà così.”
Ha dichiarato il Senatore Domenico Scilipoti Isgrò di Forza Italia.

“Getta ulteriore sconforto la decisione di ridimensionare il servizio del 118 poiché delle attuali trentasette ambulanze ne rimarrebbero operative solamente ventisei della quale solo la metà resterebbero con il medico a bordo. Se da un lato si depotenziano i presidi ospedalieri di pronto soccorso e dall’altro si tagliano anche i mezzi, si sta condannando al territorio a una involuzione infelice. Il governo regionale e nazionale si facciano avanti per rivedere le loro scelte.”


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