Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

VILLAROSA: DISCARICA DI MAZZARRÀ, IMPRESSIONANTE QUELLO CHE STA SUCCEDENDO

“La discarica di Mazzarrà è stata per anni fonte di immensi guadagni leciti e probabilmente anche illeciti, le cifre in ballo, nel tempo, probabilmente contengono talmente tanti zeri che un individuo normale nemmeno è in grado di immaginare. Oggi, aprile 2017, con la discarica ormai satura, quindi chiusa, ma anche sotto sequestro, abbiamo superato (di molto) il ridicolo.”

Roma, 6 aprile 2017 - Il portavoce del Movimento 5 Stelle Alessio Villarosa comunica che nonostante le numerose segnalazioni da dicembre 2016 ad oggi, a causa dell’importante quantità di percolato accumulato nel tempo nelle apposite vasche oltre il livello massimo possibile, il percolato da ieri si sta riversando direttamente nei canali che portano al torrente e poi, conseguentemente in mare. Questa situazione odierna, che si potrebbe tranquillamente definire “danno ambientale”, scaturisce dal fatto che gli enti preposti non abbiano ancora trovato circa 103.500€ per smaltire 1.500mc di percolato.

“Noi, è da ormai più di 2 anni che seguiamo la vicenda depositando interrogazione ed incontrando direttamente tutti gli attori in gioco per chiedere informazioni su quanto è stato fatto. La cosa che più ci scandalizza e che chiediamo a tutti gli attori, già da 6 mesi circa, sono le polizze fidejussorie che la Tirreno Ambiente avrebbe dovuto depositare in base all’art.14 del Dlgs 36/2003 al momento del rilascio dell’autorizzazione per la discarica, grazie alle quali sarebbe dovuta essere garantita sia la gestione operativa che quella post-operativa, che in base al comma 3 “devono essere trattenute per tutto il tempo necessario alle operazioni di gestione successiva alla chiusura della discarica” (chiusura che non è ancora avvenuta).

Veniamo a conoscenza che, ad oggi, pare che sia stata richiesta l’escussione solo di una polizza e solo il 04 Aprile 2017, nonostante questa situazione pericolosa vada avanti già da novembre 2015. Ho già predisposto un’interrogazione a risposta immediata in commissione per chiedere al Ministro di attivarsi sia per risolvere l’emergenza igienico-sanitaria che si sta verificando sia per verificare la corretta gestione da parte della Regione di queste polizze, in quanto la polizza richiesta solo due giorni fa dalla regione e presentata agli uffici regionali dalla TirrenoAmbiente ante-autorizzazione quantifica un massimale di circa 189.000 euro (il quantitativo che servirebbe solo per smaltire circa 2000 mc di percolato)”.

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