Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

UROLOGIA: DA BARCELLONA A TUSA È UNA EGREGIA SCONOSCIUTA

2 maggio 2017 - Urologia in provincia di Messina è una egregia sconosciuta? I reparti di Urologia sono concentrati tra Barcellona P.G., Messina e Taormina, lasciando escluso l’intero ‘emisfero’ che abbraccia Patti, S. Agata Militello, S. Stefano di Camastra, Finale, i Nebrodi bassi e alti (Mistretta, Niscosia, Caronia, San Fratello, Capizzi, Cesarò, etc.): non un reparto di Urologia, nulla che abbia a che fare con la prevenzione urologica, né di primo né di altro livello. Perfino sul piano della parità di genere ciò appare illogico e sbilanciato, perfino incivile. Reparti di ginecologia e ostetricia sono presenti in tutte le strutture ospedaliere e sanitarie (cosa assai giusta e opportuna).
Spiace prendere atto che i comunicati stampa che riceviamo ripetono il solito mantra, una formula standardizzata e monotona, seppure veritiera e necessaria: i tagli alla sanità e al 118 in provincia di Messina (è giusto ed opportuno opporsi, per carità). Ma l'assoluta mancanza di reparti o dipartimenti di urologia in tutta la provincia messinese che va da Barcellona P.G. a Tusa non la vede né la denuncia alcuno, né politici, né partiti politici e né sindacati, e ciò è davvero disarmante.

Forse la carenza peggiore riguarda i reparti di oculistica, il che pregiudica la vista o determina la mancanza di uno sguardo ‘non omologato’, che non sia un ritornello da ripetere uguale, come una monotona canzone?
Tutto ciò detto in termini dozzinali, senza tenere conto della qualità dei servizi: laser verde e robot, nuove metodiche per trattare le malattie dell’apparato urinario, tecniche innovative, investimenti sia nella formazione dei professionisti sia nell’acquisto di apparecchiature sempre più sofisticate per essere al passo con l’evoluzione tecnologica e permettere trattamenti chirurgici sempre più attenti alla funzionalità del malato.

Non siamo di fronte ad una crisi di eccellenza della sanità pubblica, (il più delle volte i pazienti non possono trovare da noi le stesse metodiche e qualità che vanno a cercare fuori provincia o regione), ma siamo di fronte alla più assoluta mancanza di reparti e di interesse per tali carenze da parte di partiti politici, sindacati, enti preposti e opinione pubblica specializzata.

Desolati ma distinti saluti.
D. Molica Colella
Direttore responsabile Nebrodi e Dintorni


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