Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

INCENDI, DA PATTI AI NEBRODI, FINO A TAORMINA, LA PROVINCIA MESSINESE SFREGIATA DAL FUOCO DI "PROFESSIONISTI"

di Ivan Tripodi, Segretario generale UIL Messina
Messina, 3 luglio 2017 - Nel mentre la provincia di Messina brucia ed è paurosamente devastata dagli incendi, i cittadini, vittime incolpevoli sia degli indegni piromani che delle latitanti Istituzioni, sono drammaticamente soli. Da Patti a quasi tutti i centri nebroidei per giungere fino a Letojanni, Taormina e nella zona jonica, la provincia messinese é stata sfregiata da fiamme appiccate in maniera indisturbata dai "professionisti" del fuoco.

Adesso, nel mentre la coltre di fumo ancora avvolge i territori distrutti e devastati, é iniziata, come da copione consolidato, la classica azione di scaricabarile e di rimpallo delle responsabilità che, invece, sono chiare ed hanno dei precisi nomi e cognomi.
La regione Siciliana, con in testa il fallimentare presidente Crocetta, ha enormi e precise colpe nel disastro ambientale provocato dalla mano di esseri spregevoli.
La realtà ci dice inequivocabilmente che il nostro territorio, da lungo tempo, é stato totalmente abbandonato al proprio destino: non si è svolta nessuna attività di prevenzione, previsione e lotta attiva agli incendi boschivi, nonché di concreta difesa del suolo e dei luoghi.

Tutto ciò si è concretamente evidenziato nella totale ed indisturbata azione dei clan del fuoco.
Contestualmente la Protezione Civile, al netto delle polemiche tra il capo dipartimento Curcio e Crocetta, ha palesato la sua assoluta incapacità di sostenere una reale emergenza che ha devastato ettari ed ettari di terreno e colpito decine di migliaia di inermi cittadini.

In tal senso, auspichiamo, come magrissima consolazione odierna, che le autorità preposte, a partire dalla Magistratura, stanino e colpiscano i piromani che, evidentemente, hanno goduto di ampie sacche di copertura e impunità.
Adesso non basta la banale solidarietà, la UIL chiede che si riconosca rapidamente lo stato di calamità naturale e che si aiutino concretamente i cittadini, i lavoratori e le imprese per tentare di ridare fiato ad un territorio che è stato azzerato in ogni sua iniziativa economica e sociale con le pesantissime conseguenze che ne deriveranno.
Basta con le parole, adesso parlino i fatti!!!

Commenti