Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

VACCINI, VIA LIBERA AL DECRETO, ORA INFORMARE LE FAMIGLIE

Testo tiene insieme diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Adesso informiamo le famiglie”
Roma, 20 luglio 2017 - “Sono molto soddisfatta del voto di oggi al Senato sul cosiddetto ‘decreto vaccini’. È il via libera a un provvedimento che tiene insieme in maniera equilibrata due fondamentali diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione. Si tratta di una norma di civiltà pensata ed elaborata a beneficio delle nuove generazioni”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli a proposito dell’approvazione al Senato della legge di conversione del decreto che istituisce l'obbligo vaccinale a scuola, da zero a sedici anni. Il testo passa adesso alla Camera.

“Credo sia giusto aver previsto anche una campagna informativa per le famiglie, le comunità e gli istituti scolastici e tutti i soggetti che sono parte di questo processo. È importante – ha aggiunto la Ministra - coinvolgere la cittadinanza, spiegare il perché di certe scelte, informare e motivare le decisioni che vengono prese e che incidono sulla quotidianità delle italiane e degli italiani. È un atto necessario e doveroso. Ed è anche l’unica risposta seria che possiamo dare alle false credenze, all’allarmismo e alle fake-news che rischiano di inquinare il dibattito su una questione importante per la vita civile del Paese e per il futuro delle nuove generazioni”.

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