Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

ACQUA RUBATA: ALLEVATORE CONVOGLIAVA L’ACQUA PUBBLICA VERSO UNA VASCA PER ABBEVERARE BOVINI E IRRIGARE

Cesarò: Svelato dai Carabinieri il mistero che si celava dietro la penuria d’acqua. Arrestato un allevatore
Cesaro’ (ME), 16 agosto 2017 - Ieri mattina alle 10.00, s’è conclusa, nella contrada boschiva denominata Casazza del comune di Cesaro’ (ME) la lunga ispezione avviata nei giorni scorsi dai militari della locale Stazione CC i quali, avvalendosi di tre tecnici dell’Ente Acquedotti Siciliani, avevano deciso di vederci chiaro e capire cosa avesse causato la recente crisi idrica che attanagliava il paese.
Infatti, di recente, le vasche della raccolta d’acqua delle due comunità di Cesarò e di San Teodoro avevano registrato un’inusuale e sospetta penuria che, se fosse continuata, avrebbe rischiato di mettere in ginocchio i due enti locali.
Mentre si pensava al da farsi, i militari dell’Arma di Cesarò (capitanati dal Mar. Ordinario Trimarchi Giancarlo, Comandante della Stazione Carabinieri) decidevano d’avviare una meticolosa ispezione della condotta idrica dei due centri che veniva svolta con l’ausilio di tecnici, richiesti all’E. A. S.

Si tratta di ben 15 km di tubi, in parte sotterrati, che sono stati controllati, palmo a palmo, fino a che, in contrada Casazza, il sospetto si materializzava e s’accertava che la ricchezza di fluido subiva una drastica riduzione. Di lì a poco l’amara constatazione, la carenza d’acqua era causata da un allaccio abusivo fatto da un allevatore con un lungo tubo in polietilene che, senza alcuna autorizzazione, convogliava la risorsa idrica verso una vasca in acciaio utilizzata per abbeverare una trentina di bovini ed irrigare l’azienda di proprietà di: C.T.C. cl. 1958 , pregiudicato, allevatore, brontese. L’allaccio abusivo veniva immediatamente rimosso.

L’uomo tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato, attualmente si trova detenuto presso il proprio domicilio. Nella mattinata odierna è stato giudicato presso il Tribunale di Catania, con il rito per direttissima e, dopo la convalida dell’arresto, veniva sottoposto all’obbligo di dimora a Maniace.



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