Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MIGRANTI A PATTI. PER EVITARE UNA SITUAZIONE INCONTROLLATA ADESIONE ALLO SPRAR

Si è tenuta ieri la seduta di consiglio comunale aperta alla cittadinanza, nella quale si è discusso della questione immigrati a Patti. Per evitare una situazione incontrollata, l'amministrazione cittadina propone l'adesione allo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati costituito da una rete di centri di “seconda accoglienza”

Messina, 05/08/2017 – Il consiglio comunale dopo aver ampiamente dibattuto sull'argomento (anche troppo), ha aperto i lavori alla cittadinanza dando la parola ai cittadini e alle associazioni presenti. La sintesi degli interventi è stata le seguente: la città di Patti non può sottrarsi alla distribuzione di migranti che su base nazionale viene ripartita del viminale per il tramite dei prefetti. Per evitare quindi che possa generarsi una situazione incontrollata, l'amministrazione cittadina propone l'adesione allo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati costituito da una rete di centri c.d. di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale.

Il movimento Patti Città Viva è intervenuto nel dibattito evidenziando, come già fatto con un precedente comunicato, che l'argomento andava discusso in altra sede alla presenza di una più ampia e partecipata assise. Abbiamo specificato che, né l'amministrazione cittadina, né il civico consesso, considerata la particolarità dell'argomento, potevano arrogarsi il diritto di rappresentare il volere della città, né tanto meno le associazioni presenti, città viva compresa, potevano essere considerate l'espressione della città di Patti nella sua interezza. Per questi motivi abbiamo sottolineato che il dibattito andava trasferito in altre sedi e con altri strumenti giuridici quali:
- le consulte cittadine
- il referendum comunale.

Pur evidenziando innumerevoli dubbi e perplessità sulla gestione del fenomeno su scala nazionale e internazionale, sulla trasparenza e sulla reale condizione di rifugiati e/o profughi dei soggetti che vengono introdotti a migliaia sul territorio italiano, abbiamo chiesto garanzie e certezze. Garanzie di non accogliere clandestini piuttosto che soggetti sfuggiti alla giustizia, garanzie di non generare una nuova forma di speculazione a discapito dei contribuenti e dei cittadini italiani.

A latere dell'intervento abbiamo chiesto comunque al sindaco di esplicitare quale forma di integrazione o di inserimento avrebbe previsto per i migranti che probabilmente la città di Patti dovrà ospitare. Abbiamo chiesto espressamente che venissero pianificati dei progetti e delle attività da far espletare a queste persone e che il comune si facesse parte attiva e diligente affinchè si evitasse di introdurre nel territorio individui senza una occupazione o senza progetti finalizzati alla realizzazione di attività socialmente utili.

Il sindaco si è congedato dicendo che avrebbe fatto tesoro dei consigli e suggerimenti ricevuti dal civico consesso e dalle associazioni e cittadini intervenuti. Staremo a vedere!
Noi non molleremo la presa.

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