Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PRONTO SOCCORSO E AMBULANZE 118, LACCOTO: ““NESSUNA MODIFICA ALLA RETE DI EMERGENZA SENZA CONFRONTO”

Laccoto: “Nessuna soppressione di PTE o di ambulanze medicalizzate senza confronto col territorio”

Messina, 18/08/2017 – “Nessuna modifica alla rete di emergenza è praticabile senza prima passare dal confronto con le comunità ed i territori interessati”. Lo dichiara l’on. Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Attività Produttive all’Ars, dopo l’avvio di una petizione popolare, come ad esempio nei comuni di Torregrotta, Milazzo e Falcone, contro la paventata soppressione di PTE e di ambulanze medicalizzate nel territorio provinciale. L’on. Laccoto ricorda che “la direzione dell’Asp di Messina,finora, non si sognerebbe mai di procedere in questa direzione, ma è bene tenere alta la guardia. D’altra parte - prosegue ancora l’on. Laccoto – una eventuale modifica delle rete d’emergenza dovrebbe prioritariamente passare da una concertazione con le realtà sanitarie del territorio e con le comunità interessate, oltre che ottenere il parere della Commissione Sanità all’Ars.

Tutti passaggi che razionalmente è difficile poter compiere perché è evidente – afferma l’on. Laccoto – che non si può prescindere dalla realtà territoriale e dai bisogni concreti delle popolazioni che legittimamente chiedono servizi efficienti. Salvare una vita vale molto di più dei meri calcoli economici che si possono fare per creare risparmi in un settore delicatissimo come quello della sanità. Per questo – conclude l’on. Laccoto – l’impegno sarà massimo per tutelare una rete d’emergenza che garantisca prestazioni sanitarie all’altezza delle aspettative dei 108 comuni della Provincia di Messina che possiede caratteristiche geografiche uniche”.




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