Festa della Liberazione: firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere i valori della Costituzione

Scuola, firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere valori della Costituzione. Valditara: “La Resistenza è valore di tutti gli italiani, da oggi coinvolte tutte le associazioni” Roma, 23 aprile 2024 -  Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato oggi un Protocollo d’intesa, di durata triennale, con l’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) e la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) per la promozione di percorsi di formazione sulle origini della Repubblica attraverso gli eventi che hanno portato alla liberazione del nostro Paese.   “Per la prima volta - sottolinea Valditara - per onorare la Resistenza abbiamo deciso come Ministero di non

SANITÀ E MASSONERIA. PAPARDO, UNA LOTTA PER IL POTERE ALLA FACCIA DELLA SALUTE

Le recenti dichiarazioni dell’ex Manager del Papardo, Michele Vullo, "destano inquietanti sensazioni in merito ad una “sanità condizionata da lobby e massoneria”. Ci saremmo aspettati nomi e cognomi degli artefici della svendita della sanità pubblica; non bastano, infatti, le frasi sensazionali solo per diventare paladini dell’antimafia, pur riconoscendo, come peraltro più volte denunziato, vedi CTA privata di via 24 maggio con un aggregato di spesa di oltre 1 milione di euro per posti letto non necessari, che la sanità pubblica in numerose occasioni è stata sacrificata per favorire quella privata". La replica del Grande Oriente alle dichiarazioni del manager della sanità Vullo. Il Gran Maestro Stefano Bisi e il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele: “Parole gravi e lesive della nostra immagine”. Lettera al direttore della Gazzetta del Sud che ha intervistato il manager della sanità Michele Vullo. Una lotta per il potere, in barba all'obiettivo primario della Sanità (la salute dei pazienti e dei cittadini). La gente e l'opinione pubblica non possono affidare la propria salute agli interessi e ai giochi di potere di massonerie, logge segrete, obbedienze e grandi maestri

Messina, 10 agosto 2017 - Gentile direttore, Ci sembra che a Messina sia in atto da qualche tempo una vera e propria gara ad inseguimento a chi la spara più grossa tirando arbitrariamente e continuamente in ballo la presunta partecipazione della Massoneria non solo agli affari cittadini ma adesso persino alla gestione della Sanità pubblica che sarebbe “condizionata da lobby e massoni” secondo le ultime e sconcertanti dichiarazioni di un manager che opera da tempo nella città dello Stretto.

Devo dire che da Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ho trovato gravi e fortemente lesive dell’immagine dei liberi muratori le parole e le sedicenti allusioni fatte dal direttore generale Michele Vullo nell’intervista pubblicata in data 10 agosto nell’edizione di Messina dal Suo autorevole giornale.

Nelle sue roboanti dichiarazioni che naturalmente, secondo una collaudata tecnica, sono sempre generiche ed hanno lo scopo primario di far passare nell’opinione pubblica un forte messaggio mediatico, in questo caso estremamente negativo nei confronti dell’Istituzione massonica che rappresento, il direttore generale tira in ballo addirittura sedicenti “tavoli massonici” e, allargando il raggio d’azione, afferma che “in questa terra, soprattutto alla Regione, storicamente c’è una forte presenza della massoneria che condiziona la vita democratica dell’Istituzione”.

Siamo estremamente indignati per una simile gratuita e violenta accusa. La Libera Muratoria opera da sempre per l’affermazione della Libertà e della Democrazia e non permettiamo a nessuno di mettere in dubbio la lealtà e gli alti e nobili valori che la Massoneria trasmette in ogni Paese, a favore dell’Umanita’.

La gravità e la pericolosità di simili affermazioni che possono ingenerare reazioni inconsulte da parte di qualche mente deviata, ci sembra evidente e ci viene forte il sospetto che, ancora una volta, si voglia utilizzare la Libera Muratoria per per fini politici. In Sicilia ci saranno fra qualche mese le elezioni Regionali e anche tante scelte sulla nomina di manager pubblici toccheranno alla nuova presidenza.

Ma, a noi massoni, non interessa minimamente sapere se il dottor Vullo “in uscita” dall’Ospedale Papardo e, a quanto pare commissario in pectore del Policlinico, sia iscritto a questo o a quel partito o ad associazioni. Ai liberi muratori messinesi, ben rappresentati dal Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele e con il quale ho condiviso queste riflessioni, che non partecipano a operazioni affaristiche o operano spartizioni, preme sapere di essere ben rappresentati da manager che fanno l’interesse dei cittadini e il bene comune di tutti. Siano essi iscritti alla Massoneria o meno.

Quanto alla chiara allusione ai tavoli massonici sarebbe opportuno che il dottor Vullo sgombrasse il campo da ogni equivoco precisando nelle sedi opportune dove sono ubicati questi tavoli ed i soggetti che eventualmente ne fanno parte.

Il Grande Oriente d’Italia non ha alcuna voglia di essere tirato dentro situazioni che non appartengono alle finalità dell’Istituzione e si tutelerà legalmente per il buon nome e l’immagine dei fratelli messinesi.

Invitiamo il manager Vullo, a fare le opportune distinzioni ed evitare accostamenti generici che si prestano facilmente alla manipolazione e sono irrispettosi per i massoni. E, qualora dovesse essere a conoscenza di violazione di norme o comportamenti poco trasparenti, lo invitiamo a rivolgersi alle sedi istituzionali delegate e non esternare accuse sui giornali. In tal caso avrà reso un servizio prezioso prima di tutto alla collettività. In caso contrario non ce ne vorrà ma considereremo le sue esternazioni infamanti illazioni miranti alla distorsione della verità ed a interessi di parte nei quali il Grande Oriente d’Italia non
ha alcun ruolo.

Il Gran Maestro
Stefano Bisi

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Le recenti dichiarazioni dell’ex Manager del Papardo, Michele Vullo destano alle scriventi
Organizzazioni Sindacali inquietanti sensazioni in merito ad una “sanità condizionata da
lobby e massoneria”.

Infatti, ci saremmo aspettati nomi e cognomi degli artefici della svendita della sanità
pubblica; non bastano, infatti, le frasi sensazionali solo per diventare paladini dell’antimafia,
pur riconoscendo, come peraltro più volte denunziato, vedi CTA privata di via 24 maggio con
un aggregato di spesa di oltre 1 milione di euro per posti letto non necessari, che la sanità
pubblica in numerose occasioni è stata sacrificata per favorire quella privata.
Appare opportuno ricordare che la gestione dell’Azienda Ospedaliera Papardo da parte di
Michele Vullo non solo è stata insufficiente, tanto da contribuire al declassamento
dell’Ospedale Papardo, da Ospedale di emergenza di 3° livello a DEA di 1° livello, con la
conseguente perdita di numerosi posti letto ma anche di importanti unità operative. Inoltre,
la medesima gestione è stata più volte attenzionata da parte dell’Assessorato regionale alla
Salute nonché delle scriventi Organizzazioni Sindacali per alcuni atti amministrativi molto
discutibili.

Solo per fare qualche esempio: caso Deloitte e caso Ciacio, le cui delibere sono state
immediatamente revocate perché ritenute illegittime da parte dell’Assessorato regionale alla
Salute; caso appalto Federsanità per gara mensa aziendale a tutt’oggi mai pagato perché
privo di CIG, Codice Identificativo di gara per circa 25 mila euro; caso Maddalena: violazione
delle norme sugli appalti; violazione convenzione con il Policlinico per Unità Operativa di
Oncologia , disponendo un interscambio tra un Patologo clinico al posto di un Medico
Oncologo, per dirottarlo subito dopo nello Staff aziendale; condanna di primo grado e anche
in appello per attività antisindacale, istituzione della Unità Operativa della Procreazione
medicalmente assistita con esborso di notevole risorse che sembrerebbe non essere stata
autorizzata dall’Assessorato regionale alla Salute ed essere priva anche dell’accreditamento
sanitario; Convenzione triennale con Federsanità per supporto per la ricerca e formazione,
con notevoli investimenti finanziari, sempre per la suddetta Unità Operativa.
Infine, come ciliegina sulla torta, la nota questione dei titoli non posseduti da Vullo per il
conferimento degli incarichi, prima come Direttore Amministrativo dell’Azienda Universitaria
Policlinico, poi come Direttore dell’Azienda Ospedaliera Papardo.
Ma di cosa stiamo parlando !?!

Bisogna sconfiggere i falsi predicatori, attendiamo che la Politica con la P maiuscola,
certamente non quella di oggi, e soprattutto la Magistratura intervengano, per fare completa
chiarezza sulle dichiarazioni di Vullo al fine di restituire ai cittadini messinesi la necessaria
serenità e la certezza di una sanità pubblica non solo efficiente, ma libera dall’abbraccio
mortale delle lobby e della massoneria.

Inoltre, per quanto riguarda la denuncia di Vullo sul mercato assistenziale in nero, si chiede
allo stesso di fare i nomi, specie se sono professionisti dipendenti dell’AO Papardo, altrimenti
le dichiarazioni rese, apparterranno alla prosa o alla poesia.

Messina, 10 agosto 2017

Ivan TRIPODI Pippo CALAPAI Mario Salvatore MACRI’ Pietro PATA
(Segr. gen. UIL ME) (Segr. gen. UIL FPL ME) (Coord. Area Medica UILFPL) (Segr. reg. ANAAO-ASSOMED)

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