Ponte sullo Stretto: Lanci di rotoli di carta igienica e cori da stadio, ma con un minimo di stile

“Lanci di rotoli di cartigienica e cori da stadio. Fare opposizione va bene ed è legittimo, ma con un minimo di stile”. Così il senatore e vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama Nino Germanà, i sei consiglieri comunali Mirko Cantello, Amalia Centofanti, Sara D'Arrigo, Giulia Restuccia, Emilia Rotondo e Giuseppe Villari e i consiglieri del VI Quartiere Salvatore Scandurra e Francesco Maggio commentano il comportamento di un gruppetto di nopontisti in Aula durante la seduta della Commissione Ponte convocata stamane.  MESSINA, Messina, 18 marzo 2024 -  “Seduta che - spiegano - di fatto non è neanche iniziata per il comportamento vergognoso di persone che rappresentano solo se stesse, visto che non sono riuscite a eleggere neanche un consigliere comunale. Dando prova del consueto fascismo degli antifascisti, di fatto hanno impedito all'amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci e ai tecnici della società concessionaria di spiegare alcuni dettagli importanti

SGARBI CANDIDATO GOVERNATORE (?): "LA SICILIA VUOLE GLI DEI"

Vittorio Sgarbi starebbe pensando di candidarsi alla carica di presidente della Regione Siciliana alle prossime elezioni, "come atto d'amore verso una regione simbolo della bellezza italiana", con la lista Rinascimento di Vittorio Sgarbi?

14 agosto 2017 - "La Sicilia merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari. L'Isola vuole gli Dei", scrive Sgarbi sul sito del nuovo movimento Rinascimento. "Stiamo vivendo un neo-medioevo culturale e occorre ricominciare a credere e investire nella bellezza". Il programma è in fase di elaborazione e sarà il frutto di un confronto tra le diverse proposte che giungeranno dagli iscritti: a disposizione 1.500 caratteri per segnalare la tua proposta.

Tra gli argomenti che pesano sul dibattito siciliano vi è la vicenda di Giuseppe Antoci, il presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi, oggi sotto scorta per le gravi minacce ricevute e per l'attentato subito proprio sui Nebrodi, di ritorno da una manifestazione antimafia cui prendeva parte.

"A proposito di tale Antoci e quelli come lui che invocano la mafia anche là dove non c'è sputtanando la Sicilia", scrive Sgarbi sul suo profilo Facebook e rincara la dose con un video postato su Youtube in cui affronta Antoci con argomentazioni e affermazioni veementi, escludendo che gli incendi di questi giorni possano essere opera della mafia (per quale interesse, si chiede Sgarbi?), quando nulla è stato fatto per fermare l'invasione di pale eoliche sui Nebrodi che, secondo Sgarbi, sarebbero la vera manna per le organizzazioni criminali e mafiose, interessate alle montagne di denaro incassate per dare luogo a tale scempio. Ma sempre sul profilo Fb il dibattito si arricchisce nel confronto:

"Caro Vittorio Sgarbi, quando tu parli di Giuseppe Antoci cerca di sciacquarti la bocca. Perché sei un fannullone, non ti permetto di aggredire a parolacce il dott. Giuseppe Antoci. Ma adesso cerca di rispettare Giuseppe Antoci".

Alex Amoroso: "Ho molta stima di Sgarbi ma questa volta caro Carmelo secondo me ha ciccato alla grande. Il Parco dei Nebrodi e Giuseppe Antoci sono impegnati proprio contro l'eolico dentro il parco stesso. Credo che Sgarbi debba assolutamente informarsi prima di fare dichiarazioni offensive. Sono sicuro che Peppe (Antoci, ndr) sarà in grado di replicare con la solita calma che lo contraddistingue".
Antonio Nigrone: "Sono pienamente d'accordo su quanto detto da Alessandro poiché Peppe si muove all'opposto di tutto quanto affermato da Sgarbi!".

b0rg1: "L'Italia brucia per bloccare le concessioni edilizie che le organizzazioni criminali usano per ricattare le amministrazioni pubbliche e gli imprenditori. Sì proprio così, credevate forse che bruciare servisse a incenerire pini, noci e ulivi per far spazio a palazzotti e ville abusive? Questo accadeva 20 anni fa. Dopo la legge-quadro per la lotta agli incendi boschivi non si può edificare per 15 anni e quindi cosa fanno i clan? Appena vengono a sapere che una zona può diventare edificabile, bruciano per bloccarla. Il messaggio è: prima di decidere se rendere edificabile o meno un terreno bisogna mettersi d'accordo con noi o negoziare un prezzo con noi, altrimenti con il fuoco blocchiamo tutto. Questa è la pratica. Ma la legge, come spesso accade, lascia spazio a strategie in grado di poterla aggirare perché "Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni". Se così recita la legge, sapete cosa spesso accade e soprattutto a sud? Che non vengono definiti, i territori bruciati, zona boscata o pascolo, ma zona agricola. E per le zone agricole la legge non entra in vigore. Quindi bruci e puoi costruire."

Prof. Robert Galli: "Le pale eoliche dimostrano che "la mafia" non esiste. Se esistesse una "cosa nostra" che controlla il territorio, ti pare che ammetterebbero lo stupro del territorio? Non fanno sparire i bambini in Sicilia, e nel resto d'Italia sì, perché?".

Andrea Scalia: "Confermo: da Antillo a Roccella Valdemone, passando per Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Raccuja e Tortorici è un pullulare di pale eoliche. Il selvaggio e bellissimo paesaggio dei Nebrodi è oggi completamente deturpato e sfigurato per colpa di affari turpi e aberranti".

Punti del programma di Rinascita:

1. Lavoro
2. Fisco
3. Giustizia
4. Immigrazione
5. Sanità
6. Cultura, Istruzione, Sport
7. Politiche giovanili
8. Pubblica amministrazione, riforme istituzionali e costi della politica
9. Infrastrutture e trasporti
10. Politiche agricole
11. Difesa e sicurezza
12. Politica estera
13. Diritti civili
14. Temi Etici
15. Ambiente
16. Rinascita dei borghi
17. Ultimi

I valori del Movimento

Bisogna investire sulla bellezza. Anche limitandosi a lasciare certi luoghi come sono perché nulla ha più valore di ciò che è incontaminato. I modelli di sviluppo non devono essere esclusivamente industriali. Perché questo ha portato agli scempi di Bagnoli, Taranto, Termini Imerese. Si è investito invece sulla bellezza in luoghi come Capri, Ischia, Taormina, Ravello e il meccanismo ha funzionato.

E oggi Siracusa rialza la testa grazie a Ortigia, quindi grazie al suo passato, e certo non per lo stabilimento di Priolo che addirittura si era ipotizzato dovesse sorgere sull’area dell’attuale oasi di Vendicari, vicino Noto. Significa che questo declino è imputabile unicamente all’ignoranza di chi ci ha governato.

Un dato clamoroso: in Italia ci sono 25 milioni di edifici, di questi: 12 milioni sono stati eretti dal sesto secolo avanti Cristo fino al 1960; tutti gli altri, 13 milioni, da quel momento in poi. Il caos estetico è evidente. Bisognerebbe fare come nel cibo.

"Ho pensato fosse giusto creare un progetto che riportasse al centro dell'azione politica il primato della bellezza".

Sgarbi: "Antoci e quelli come lui che invocano la mafia sputtanando la Sicilia"

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