Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

CONCORSI UNIVERSITARI TRUCCATI, IL MIUR VALUTA DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE

I fatti di cronaca si riferiscono alle due tornate 2012 e 2013 dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN). Dopo un primo controllo da parte del Ministero, risulta che rispetto ai docenti indagati, 16 hanno fatto parte delle Commissioni nominate per l’ASN 2012 e 2013. Ferma la condanna della Ministra Fedeli: "Una vicenda che non esitiamo a giudicare scandalosa e inaccettabile qualora risultasse confermata in sede giudiziaria”.

Roma, 27 settembre 2017 - "Nessuna comunicazione ufficiale è ancora pervenuta al Ministero relativamente ai provvedimenti assunti dall’autorità giudiziaria". Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca "si riserva" comunque "di costituirsi parte civile nel relativo procedimento". Questo uno dei passaggi chiave della risposta che il Miur ha fornito oggi pomeriggio durante il Question Time alla Camera dei deputati in merito all'inchiesta in atto sui concorsi universitari. La risposta è stata letta a nome della Ministra Valeria Fedeli, fuori sede per motivi istituzionali, dalla Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.

I fatti di cronaca, specifica la risposta, si riferiscono alle due tornate 2012 e 2013 dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN). Dopo un primo controllo da parte del Ministero, risulta che rispetto ai docenti indagati, 16 hanno fatto parte delle Commissioni nominate per l’ASN 2012 e 2013. Ferma la condanna della Ministra Fedeli: "Il quesito formulato (nel question time, ndr) - si legge nella risposta - permette di intervenire su una vicenda che non esitiamo a giudicare scandalosa e inaccettabile qualora risultasse confermata in sede giudiziaria”.

Come previsto dalla legge 240/2010 – chiarisce nella risposta sempre la Ministra Fedeli -, il Ministero ha il compito di nominare le commissioni per l’Abilitazione Scientifica Nazionale, di verificare la regolarità formale degli atti relativi ai lavori delle commissioni e di pubblicare i risultati. Le Commissioni di valutazione sono composte da 5 professori ordinari, selezionati con un sorteggio effettuato all’interno di liste, una per ciascun settore concorsuale, tra coloro che hanno fatto domanda per esservi inclusi e rispetto ai quali è stata accertata la qualificazione scientifica da parte dell’Anvur (l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). “Le procedure di Abilitazione sono caratterizzate da assoluta trasparenza”, e alle stesse “viene data ampia pubblicità sul sito dedicato”.

Il Ministero, inoltre, “nel corso degli ultimi sei mesi ha collaborato con l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione, ndr) e con gli altri organismi rappresentativi del mondo accademico”. E questo “ai fini della stesura di una specifica sezione, dedicata all’Università, del Piano Nazionale Anticorruzione”. Piano – viene ricordato – che è stato sottoposto a consultazione pubblica con l’obiettivo di “acquisire osservazioni e contributi in vista dell’adozione del testo definitivo che avverrà entro la metà del mese di ottobre”. Il Piano, in particolare, si propone di “togliere ogni area di opacità e zone d’ombra e affrontare in modo serio, rigoroso e trasparente ogni parte del funzionamento dell’università”.

Tra le intenzioni del Ministero anche quella, sempre nel corso del mese di ottobre, “di adottare, per la prima volta, un vero e proprio Atto di indirizzo sulla trasparenza e sui conseguenti comportamenti che devono ispirare la vita accademica e devono improntare codici etici e di autoregolamentazione degli Atenei”.

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