Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA A BARCELLONA P.G., FINE DI UN INCUBO GRAZIE AI CC

I Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestano 44enne per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni personali nei confronti della compagna.

Barcellona P.G. (Me), 22 sett. 2017 - I Carabinieri della Stazione di Barcellona Pozzo di Gotto, agli ordini del proprio Comandante, Luogotenente Salvatore PINO, nella serata di ieri, hanno tratto in arresto R.A.., 44enne, camionista, pregiudicato di Barcellona Pozzo di Gotto, per i reati di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni personali gravi, commessi nei confronti della convivente P.M., 42 enne, cittadina Polacca e residente a Barcellona P.G..

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Giudice della Indagini preliminari presso il Tribunale di Barcellona P.G., Giudice Dott. Fabio GUGLIOTTA, su richiesta della locale Procura della Repubblica, la quale ha condiviso pienamente le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri, i quali hanno documentato come la donna, durante la convivenza con l’uomo, iniziata nel mese di giugno 2015 sino al giugno 2016 ed anche successivamente sino ad agosto 2017, succube del compagno, subiva continue umiliazioni, vessazioni e violenze morali.

In in più occasioni è stata aggredita anche con calci e pugni, subendo lesioni personali gravi, per le quali ha dovuto ricorrere anche alle cure mediche ospedaliere. Spesso veniva costretta a restare chiusa per alcuni giorni all’interno della loro abitazione, sita in Barcellona P.G., senza poter uscire neppure per consumare i pasti. Non contento, con atti di intimidazione e violenza, l’uomo la costringeva anche a subire rapporti sessuali, minacciandola di morte se non avesse aderivo alla sue richieste.

Le indagini dei Carabinieri sono scattate nel 2015, a seguito di un intervento presso l’abitazione dei due, all’apice dell’ennesima lite che era sfociata in una violenza fisica. I Carabinieri hanno da subito intuito il disagio della donna e hanno immediatamente relazionato alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto il loro sospetto circa la condotta del compagno violento. Le investigazioni, che ne sono seguite con particolare delicatezza e riservatezza, coordinate dal PM della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, Dott.ssa Federica PAIOLA, hanno permesso un’approfondita e attenta ricostruzione delle dinamiche relazionali tra i due coniugi.

Dopo l’incessante attività d’indagine condotta dai Carabinieri, il G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare personale coercitiva, eseguita proprio nella serata di ieri. L’uomo, ultimate le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’incubo della donna è finito.

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