Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PATRIZIO CINQUE NON TOLLERAVA LE MULTE SALATE AGLI ABUSIVI E RASSICURA I CITTADINI

23/09/2017 - Lo pubblica oggi Repubblica Palermo col titolo “Bagheria, il sindaco Cinque non gradiva le multe troppo care agli abusivi. E il dirigente fu rimosso” di Emanuele Lauria: "Sta dando ventimila euro a tutti. Secondo me è una follia. Perché non fai duemila, scusa? La vogliamo vedere questa cosa?". Così, al telefono, il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque si lamentava con il suo assessore Maria Laura Maggiore per le sanzioni troppo pesanti a carico degli abusivi che stava applicando un dirigente troppo severo. Critiche aspre rivolte a Enzo Aiello, allora dirigente del settore urbanistica del Comune, responsabile della repressione degli abusi. Due mesi e mezzo dopo quella conversazione intercettata, che porta la data del 30 aprile 2016, il sindaco avvierà un procedimento disciplinare nei confronti di Aiello, che sarà sospeso e poi trasferito ad altro incarico. L'ingegnere Aiello è stato pure denunciato con la motivazione ufficiale di "non avere ottemperato alle demolizioni". La sospensione è stata poi revocata e si è in attesa del giudizio di appello. E il dirigente che voleva applicare multe "troppo care"? E' finito alle dipendenze del geometra Onofrio Lisuzzo, indagato per ripetuti reati di turbativa d'asta, il "fedelissimo" di Cinque cui è stato inflitto il divieto di dimora a Bagheria. Una strana legge del contrappasso".
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“RASSICURO I CITTADINI, L’ATTIVITÀ ISTITUZIONALE E AMMINISTRATIVA CONTINUA CON SEMPRE MAGGIOR VIGORE” COSÌ IL SINDACO CINQUE DOPO LA NOTIZIA DELL’AUTOSOSPENSIONE DAL M5S
«Desidero rassicurare i bagheresi: L’attività istituzionale e amministrativa continuerà con maggior vigore e impegno per il bene della comunità” così il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque dopo aver annunciato nel corso della odierna seduta del Consiglio comunale la sua auto-sospensione dal MoVimento.

Il sindaco ha pubblicato un post sul suo profilo facebook dove spiega le ragioni della sua decisione.

Il primo cittadino ribadisce: “Ho piena fiducia nella magistratura, risponderò alle accuse e spiegherò tutto, anche a Voi, ma ogni cosa va fatta a suo tempo.»

Il sindaco Cinque ha anche chiesto solidarietà nei confronti dei dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta: «Non è stato bello vedere i dipendenti piangere per quello che sta succedendo. Abbiamo fiducia in loro e non credo che abbiamo nuociuto all’Ente.»

Come tutti sapete, ieri mi è stata notificata una misura cautelare per un'indagine della procura di Termini Imerese. Certo è dura leggere quella ridda di accuse ma, come già detto, chiarirò tutto. Penso di non aver mai tradito il mandato che i bagheresi mi hanno affidato. Volevano che la città cambiasse completamente, che si riscattasse, che riacquistasse la dignità che gli è stata rubata. Ce la metto tutta, ce la mettiamo tutta, dalla mattina alla notte e penso che i risultati cominciano a vedersi.
Ho piena fiducia nella magistratura, risponderò alle accuse e spiegherò tutto, anche a Voi, ma ogni cosa va fatta a suo tempo. Nel mentre, però, ho deciso di autosospendermi dal MoVimento 5 Stelle. E' così che ritengo debba comportarsi un amministratore.
Il Movimento 5 Stelle è la mia seconda pelle e non posso permettermi che venga colpito, quindi che colpiscano me ma lascino in pace il Movimento 5 Stelle.

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