Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PIROMANE ARRESTATO A PATTI: AVEVA MANDATO IN FUMO ETTARI DI BOSCO TRA PIRAINO E GIOIOSA MAREA

Un 22enne insospettabile di Patti condivideva con gli amici le immagini delle fiamme appiccate. Il giovane è stato arrestato dai Carabinieri il 10 settembre: è ritenuto responsabile di alcuni degli incendi che, tra la fine di agosto e i primi di settembre 2017 hanno letteralmente mandato in fumo decine di ettari di bosco, nonché i cassonetti della nettezza urbana nei Comuni di Piraino e Gioiosa Marea nelle prime ore del 9 settembre.

Patti (Me), 13 sett. 2017 - E’ un 22/enne insospettabile di Patti che condivideva con gli amici le immagini delle fiamme appiccate, il giovane arrestato dai Carabinieri della locale Compagnia nella serata del 10 settembre poiché ritenuto responsabile di alcuni degli incendi che, tra la fine di agosto e i primi di settembre di quest’anno, hanno letteralmente mandato in fumo decine di ettari di bosco, nonché i cassonetti della nettezza urbana nei Comuni di Piraino e Gioiosa Marea nelle prime ore del 9 settembre.
E sono state proprio le indagini condotte dai Carabinieri dopo quest’ultimo atto incendiario, a consentire ai militari di attribuire al ragazzo, non solo le fiamme appiccate ai cassonetti, ma anche quelle che hanno scatenato altri 4 incendi che - a partire dalla fine di agosto - hanno distrutto la vegetazione dei Comuni di Piraino e Gioiosa Marea, il cui paesaggio è stato deturpato e ove è stata messa gravemente in pericolo l’incolumità di persone, edifici e strutture turistiche, costringendo le forze dell’ordine a dispendiose e complesse attività di contenimento e spegnimento delle fiamme, sovente alimentate e sospinte dai forti venti di scirocco.
Il giovane è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto, durante l’esecuzione del quale è stato trovato in possesso di accendini, inneschi e liquido infiammabile, custoditi nella sua autovettura e sequestrati insieme al cellulare, su cui gli investigatori hanno rinvenuto fotografie e video di alcuni degli incendi che hanno devastato l’area di Patti nel corso dell’estate e commenti audio, talvolta anche di scherno, sull’andamento degli incendi e sull’operato delle forze dell’ordine impegnate nello spegnimento; immagini e audio che il giovane poi condivideva con amici e conoscenti su diverse chat.
Nella mattinata del 13 settembre, il fermo è stato convalidato e contestualmente il G.I.P. del Tribunale di Patti, su richiesta del Pubblico Ministero Sost. Proc. Dott. Luca Melis, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari immediatamente eseguita dai Carabinieri della locale Compagnia.

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