1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

VIOLENZA SULLE DONNE, E' EMERGENZA NAZIONALE DALLE ALPI A MESSINA

VIOLENZE SULLE DONNE, E' EMERGENZA NAZIONALE: “PIU' SICUREZZA E CONTROLLI IN CENTRO, PERIFERIA E VICINO AI CENTRI D'ACCOGLIENZA MIGRANTI. INTERVENGA IL PREFETTO PER PIANO PREVENZIONE IN CITTA'”

Messina, 21 sett. 2017 – “La sicurezza è un diritto che va garantito a tutti i costi e non si possono ammettere scuse rispetto alla difficoltà di reperire fondi per tutelare i cittadini”, così la capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Elvira Amata che, nella giornata odierna, ha depositato un'interrogazione rivolta al Sindaco Accorinti invitandolo a richiedere un tavolo tecnico presso la Prefettura di Messina.

“In queste settimane è diventato sempre più avvilente ascoltare il bollettino di guerra che quotidianamente riportano i media nazionali, i quali ci raccontano di un numero assurdo di donne e ragazzine vittime di violenza, aggressioni feroci, femminicidi. Le istituzioni, laddove possibile, hanno il dovere di prevenire. Il minimo da garantire è certamente il controllo e la possibilità di avere strade sicure e illuminate: un minimo che però a Messina non è affatto certo. In centro e in periferia ci sono intere vie al buio, zone residenziali dove sono assenti presidi fissi e i controlli sono sporadici, nonostante l'elevato numero di abitanti. Zone in cui, talvolta, vi è oltretutto una situazione di promiscuità sociale in virtù della presenza di centri di accoglienza per migranti, spesso improvvisati, al di là di ogni ragionevole possibilità di integrazione sociale. Da donna e da madre di due ragazze, non posso non essere profondamente preoccupata per quanto accade attorno a noi.

Quel che chiedo al signor Sindaco è di agire al fine di avviare un dialogo tra istituzioni, insieme alla Prefettura, per definire una linea di azione che garantisca maggiore serenità ai cittadini e, specificatamente, a quelle donne che vivono Messina anche in orari serali, rientrando dal lavoro o spostandosi comunque dopo il tramonto. Mi appello a Sua Eccellenza il Prefetto Ferrandino, donna dello Stato, che sono certa comprenda lo stato d'animo di quante si sentono minacciate, in un momento così delicato, dal rischio di essere vittime di aggressione e invoco un Suo intervento affinché si pianifichino maggiori interventi di controllo interforze sul nostro territorio cittadino. Ritengo sia essenziale tentare di prevenire al massimo delle possibilità tragedie come quelle di cui ogni giorno ci riporta la stampa. Credo francamente sia precipuo dovere di chi amministra un territorio.

E, infine, all'amministrazione, voglio ricordare il dovere che ha di occuparsi della propria città, garantendo quantomeno il minimo sindacale, a partire dall'illuminazione che è inammissibile venga negata ai contribuenti. Intere strade della città sono costantemente e vergognosamente al buio: è inaccettabile”.

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