1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CONTRATTI E RETRIBUZIONI: UN’ATTESA LUNGA 68,5 MESI PER IL RINNOVO

24/10/2017 - Nel periodo luglio-settembre non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è venuto a scadenza. Alla fine di settembre 2017 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano 7,6 milioni di dipendenti (58,7% del totale) e corrispondono al 55,8% del monte retributivo osservato. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo a fine settembre sono 35 relativi a circa 5,3 milioni di dipendenti (41,3%) invariati rispetto al mese precedente.

L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 68,5 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 28,3 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (27,4).
A settembre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è invariato rispetto al mese precedente, in aumento dello 0,2% rispetto a luglio e dello 0,6% nei confronti di settembre 2016. Nei primi nove mesi del 2017 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,4% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Con riferimento ai principali macrosettori, a settembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,7% per i dipendenti del settore privato (0,5% nell’industria e 0,9% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: estrazioni minerali e legno, carta e stampa (entrambi 1,7%). Si registrano variazioni nulle nei settori dei pubblici esercizi e alberghi, dei servizi di informazione e comunicazione, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Si registra una variazione negativa nel settore dell’acqua e servizi di smaltimento rifiuti (-1,1%).

CONTRATTI NAZIONALI IN VIGORE ALLA FINE DI SETTEMBRE 2017 CHE RIMARRANNO TALI NEI SEI MESI SUCCESSIVI PER RAGGRUPPAMENTO PRINCIPALE DI CONTRATTI. Quote percentuali
Raggruppamenti principali
di contratti (a) Contratti in vigore
Ott 2017 Nov 2017 Dic 2017 Gen 2018 Feb 2018 Mar 2018
Agricoltura 100,0 100,0 100,0 6,8 6,8 6,8
Industria 83,4 83,4 83,4 83,4 83,4 83,4
Servizi privati 68,9 68,9 68,9 60,7 60,7 60,7
Totale settore privato 76,4 76,4 76,4 69,9 69,9 69,9
Pubblica amministrazione (b) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale economia 55,8 55,8 55,8 51,1 51,1 51,1

Tensione contrattuale
Nel mese di settembre la quota di dipendenti in attesa di rinnovo per l’insieme dell’economia è pari al 41,3%, invariato rispetto al mese precedente. I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 68,5, in forte aumento rispetto allo stesso mese del 2016 (40,2). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 28,3 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (27,4).
Con riferimento al solo settore privato la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 24,1%, invariato rispetto al mese precedente e in diminuzione rispetto a settembre 2016 (58,9%); i mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 38,8, mentre l’attesa media è di 9,4 mesi considerando l’insieme dei dipendenti del settore.

Per la pubblica amministrazione tutti i dipendenti risultano con il contratto scaduto dalla fine del 2009, pertanto i mesi di vacanza contrattuale sono pari a 93,0.

L’andamento di tali indicatori, che consentono di monitorare la tensione contrattuale per l’intera economia, è presentato nelle successive figure, che riportano la quota di dipendenti con contratto scaduto e la durata (in mesi) della vacanza contrattuale, sia per coloro che attendono il rinnovo (indicatore specifico), sia per l’insieme dei dipendenti appartenenti al settore di attività economica di riferimento (indicatore generico).

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