1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MIGRANTI A MESSINA. LA PROTESTA A BISCONTE: "UN CAMPANELLO D’ALLARME CHE NON DEVE ESSERE SOTTOVALUTATO”

Nota stampa con le dichiarazioni del PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D'Uva, sulla protesta avvenuta ieri pomeriggio al quartiere Bisconte. Messina, Protesta nel Quartiere Bisconte. M5S: "Episodio preoccupante"

Messina, 20 ottobre 2017 - “La protesta messa in atto ieri pomeriggio dai residenti del quartiere di Bisconte poco dopo l’arrivo di nuovi migranti all’interno dell’ex Caserma Gasparro è un campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato”. Il PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, interviene sulla questione “migranti” ribadendo come le misure fino ad oggi adottate, anche in vista dell’apertura di un hotspot in città, non sono né adeguate né soddisfacenti.
“Più volte abbiamo ribadito il nostro totale diniego dinnanzi alla possibile apertura di un hotspot a Messina - ha spiegato il pentastellato – poiché siamo consapevoli di quanto questi strumenti si siano rivelati fallimentari. Ad agosto abbiamo depositato in Prefettura 800 firme per dire ‘no’ proprio all’hotspot che il Governo ha previsto nell’ex Caserma Gasparro, nel quartiere di Bisconte. La preoccupazione, difatti, è che episodi come quello di ieri possano accadere nuovamente in futuro, con conseguenze non prevedibili”.

Di seguito la nota della consigliera Daniela Faranda su quanto accaduto ieri a Bisconte.

"Quanto accaduto ieri nella zona di Bisconte non posso dire che mi abbia sorpresa", così la consigliera comunale del Gruppo Misto, Daniela Faranda, a seguito di quanto occorso nella giornata di mercoledì a Bisconte.
"In una situazione di degrado di una zona abbandonata, che abbandonata resta nonostante le promesse dell'amministrazione, si è deciso in modo scriteriato - come ho più volte sottolineato - di creare un centro di accoglienza che oggi, inevitabilmente, sta scoppiando. Ritengo che accoglienza significhi ben altro. I cittadini sono esasperati e lo sono due volte: la prima perché si ritrovano soli senza un'interlocuzione istituzionale credibile che accolga e cerchi davvero di risolvere la loro difficile situazione. Ed è evidente il livello di abbandono di quella zona, ma non solo di quella: niente luce da mesi, un torrente ridotto a discarica, sozzura ovunque anche a causa dell'irregolarità della raccolta rifiuti. Una situazione che oltrepassa il limite della decenza.

La seconda perché si impone loro una convivenza che non ha regole nè controlli adeguati. Il risultato è che a Bisconte si è seduti su una polveriera che, come prevedibile, sarebbe esplosa prima o poi e l’ho detto in tempi non sospetti, non c'è bisogno di Cassandra per prevedere una cosa così ovvia. Così come non è da escludere che episodi come quello di ieri possano replicarsi altrove. Compito delle istituzioni è anche prevenire, cosa che questa amministrazione non ha mai fatto", conclude.


Commenti