Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PORTO FRANCO DI MESSINA: “ORA BASTA, GIÙ LE MANI DA MESSINA”

Questa è una lettera aperta indirizzata a tutti gli altri candidati alla Presidenza della Regione siciliana: Cancelleri, Fava, Micari, Musumeci.

Messina, 17 ottobre 2017 - Ci rivolgiamo anche al sindaco di Messina, affinché intervenga in extremis per rimediare all'errore fatto nel non difendere fino in fondo il ruolo centrale di Messina, impedendo la fine del ruolo portuale della città. La Regione, col suo Presidente Crocetta, negli ultimi anni ha guardato al ruolo della nostra città con molta superficialità, relegandoci ad un ruolo di secondo piano.
ORA BASTA! GIÙ LE MANI DA MESSINA.

Messina nel 1600 era tra le 10 città più importanti d'Europa. Fino al 1861 accoglieva diverse comunità di commercianti ed il suo porto era fiorente e centrale al movimento degli affari cittadini internazionali. A causa della chiusura del porto franco da parte del governo italiano, all'epoca la città perse il suo ruolo fondamentale per gli affari nel Mediterraneo, e furono soppressi in cinque anni 30mila posti di lavoro. Nel 1951 Messina riuscì a riconquistare lo storico diritto del punto franco, ma purtroppo 70 anni di politica sbagliata della partitocrazia italiana ne hanno impedito l'attuazione.

Ora L'ULTIMO CAPOLAVORO:
La decisione scellerata di accorpare a Gioia Tauro l'Autorità portuale di Messina uccidendo definitivamente le speranze di rinascita della città dello Stretto, oltretutto violando platealmente l’art. 20 dello Statuto che esclude la presenza di autorità amministrative esterne alla Sicilia e non passanti per la Regione o gli enti da questa controllate che abbiano competenza sulle amministrazioni pubbliche nel territorio della Regione siciliana.

Con quanta superficialità si è potuto pensare a fare una cosa del genere?
Ma questi signori hanno mai letto il Rapporto del prof. Uckmar in cui si evince chiaramente che il Porto di MESSINA, con il ripristino del punto franco, sarebbe di strategica importanza nella vita economica della città e della Sicilia? Hanno contezza che, per la capacità di attrazione di investitori e imprenditori, si creerebbero 3000 nuovi posti di lavoro nell'arco di tre anni, rivalorizzando anche le zone Asi di Giammoro e Falcata?

Sarebbe interessante conoscere il parere anche del RETTORE della nostra Università prof. NAVARRA, illustre economista, su questo argomento.
Chiamiamo a raccolta tutti per impedire questo SCIPPO.
Chiediamo a tutti di fare quadrato attorno a MESSINA.
Unendosi a noi per gridare con grande convinzione e forza:
GIÙ LE MANI DA MESSINA

Chiediamo pertanto che vengano sospese tutti i provvedimenti fino a quando la Regione non avrà un nuovo governo e che solo allora il Ministro Delrio riapra un nuovo tavolo di trattative con il Presidente della Regione.
L'impegno di impedire che venga tolta l'autonomia portuale alle città di Messina e Milazzo è già sottoscritto in calce dal nostro candidato presidente La Rosa Roberto.

Chiediamo a:
- Cancelleri Giancarlo
- Fava Claudio
- Micari Fabrizio
- Musumeci Nello

di sottoscrivere tale impegno qualora venissero eletti

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