Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

ROBERTO SPERANZA A PALERMO CON MARIELLA MAGGIO

Domani Roberto Speranza a Palermo. Alle 17 al Rouge et Noir con Mariella Maggio
Palermo 26 ottobre 2017 - Il coordinatore nazionale di Mdp, Roberto Speranza, sarà domani, venerdì 27 ottobre, a Palermo per un incontro elettorale nel cinema Rouge et Noir, in programma alle 17, insieme a Mariella Maggio, candidata nella lista "Cento passi", che sostiene il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Claudio Fava. "Per la democrazia, per il lavoro, per la Sicilia", il tema dell'incontro con Speranza toccherà anche questioni nazionali.

Roberto Speranza: "Il governo non può più contare sui nostri voti. Non si vuol capire che le scelte degli ultimi anni sono state sbagliate e serve cambiare. Ancora niente risorse per Sanità e Scuola pubblica e nessun segnale sulle pensioni nella legge di bilancio.
Poi 8 scandalosi voti di fiducia in pochi giorni su una legge elettorale che toglie ai cittadini la possibilità di scegliere i propri eletti e prefigura un nuovo governo Renzi-Berlusconi. Noi non ci stiamo."

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