1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

ROBERTO SPERANZA A PALERMO CON MARIELLA MAGGIO

Domani Roberto Speranza a Palermo. Alle 17 al Rouge et Noir con Mariella Maggio
Palermo 26 ottobre 2017 - Il coordinatore nazionale di Mdp, Roberto Speranza, sarà domani, venerdì 27 ottobre, a Palermo per un incontro elettorale nel cinema Rouge et Noir, in programma alle 17, insieme a Mariella Maggio, candidata nella lista "Cento passi", che sostiene il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Claudio Fava. "Per la democrazia, per il lavoro, per la Sicilia", il tema dell'incontro con Speranza toccherà anche questioni nazionali.

Roberto Speranza: "Il governo non può più contare sui nostri voti. Non si vuol capire che le scelte degli ultimi anni sono state sbagliate e serve cambiare. Ancora niente risorse per Sanità e Scuola pubblica e nessun segnale sulle pensioni nella legge di bilancio.
Poi 8 scandalosi voti di fiducia in pochi giorni su una legge elettorale che toglie ai cittadini la possibilità di scegliere i propri eletti e prefigura un nuovo governo Renzi-Berlusconi. Noi non ci stiamo."

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