Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SABIRFEST CHIEDE VERITÀ PER GIULIO REGENI

Verso un manifesto per la cittadinanza Mediterranea. Si conclude SabirFest 2017: tre città per definire un nuovo concetto di cittadinanza mediterranea. Verso un Manifesto per la Cittadinanza Mediterranea. Si conclude SabirFest2017 ma procede la riflessione e il dialogo tra le voci del Mediterraneo, donne uomini, militanti, attivisti, artisti, ricercatori, per ridefinire un nuovo concetto di cittadinanza e una nuova “visione” dello spazio geografico e umano in cui viviamo.

Messina, 13/10/2017 – La quarta edizione di SabirFest, cultura e cittadinanza mediterranea, svoltasi a Messina, Catania e Reggio Calabria, articolata in oltre 150 incontri e costruita quest’anno attorno al tema (s)cortesie per gli ospiti – immaginato per sintetizzare, con la consueta ironia, l’invito a riflettere sul senso, il valore e la pratica di quell’ospitalità che accompagna la storia delle genti del Mediterraneo, ma che è sempre più compromessa dalle politiche neocoloniali, dal razzismo e dall’intolleranza – si è conclusa con la presentazione della prima stesura de il Manifesto per la cittadinanza Mediterranea, un documento redatto dalla comunità diffusa di SabirMaydan -che dal 2014 si confronta nell’ambito di SabirFest sui suoi contenuti – ed elaborato dal comitato editoriale composto da Fatima Al-Idrissi, Sais Bakkaly, Debora Del Pistoia, Mohamed Leghtas, Lidia Lo Schiavo, Gianluca Solera, Igor Stiks, Nagwan Al-Ashwal, Kais Zriba.

«Cambiare la narrativa sul Mediterraneo e darci una prospettiva diversa» dichiara Gianluca Solera, è uno degli obiettivi del Manifesto, che si ispira a quello che gli intellettuali antifascisti a Ventotene scrissero nel 1941, per una Europa libera e unita. «Noi abbiamo guardato a quel messaggio per un Mediterraneo libero e unito. Auspichiamo un’integrazione economica, sociale, politica, culturale, può sembrare un’utopia ma è l’unica alternativa ad un presente di disgregazione e violenza». Un pre-Manifesto, quello presentato al SabirFest 2017, scandito da 11 punti, che guarda a un Mediterraneo come crocevia dell’umanità, spazio di scambio, con al centro la mobilità come sua caratteristica costitutiva. Uno spazio dove superare le diseguaglianze e promuovere la redistribuzione, il diritto alla democrazia e all’autodeterminazione, dove rifiutare tutte le forme di estremismo e ricercare il rinnovamento, dove promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile.
«Dopo quattro anni di riflessioni, a distanza e in comune, condividendo ansia di trasformazione e l’utopia del cambiamento è nato questo pre-Manifesto» – ha sottolineato Caterina Pastura, del Comitato Promotore SabirFest – «adesso bisogna continuare, facendo incrociare linguaggi, lingue e forme espressive». Formula, quella della condivisione, contaminazione e traduzione, alla base di SabirFest. Anche per l’edizione 2017, tantissimi appuntamenti, che hanno visto l’entusiasta partecipazione di numerosi giovani, con focus su paesi come Siria, Libia, Turchia, Albania. SabirFest Cultura e Cittadinanza Mediterranea, a Messina, per quattro intensi giorni, ha proposto la rassegna editoriale SabirLibri, allestita a palazzo Mariani, grazie alla partecipazione di circa 40 case editrici italiane e quest’anno anche dalla Corsica (la casa editrice Albiana), per un confronto tra le due isole, che, oltre a i propri titoli e le novità, hanno proposto diverse presentazioni con gli autori, per la sezione A libro aperto. Alla Galleria Vittorio Emanuele uno spazio per i più piccoli, mentre il Monte di Pietà, Palazzo Mariani e altri spazi dell’ateneo Peloritano, la chiesa di San Tommaso il Vecchio, il Circolo Arci Thomas Sankara hanno accolto gli appuntamenti per un ricco programma di incontri, laboratori, performance teatrali, documentari, tavole rotonde. Un festival diffuso sul territorio, che ha preso il via con una speciale anteprima “Murales per abbattere i muri”: l’artista siriana Diala Brisly con gli studenti del liceo artistico “Ernesto Basile” ha lasciato a Messina un segno concreto di bellezza e libertà, così come ha fatto a Catania. Tra gli ospiti lo scrittore siriano Khaled Khalifa che ha presentato in anteprima il nuovo libro, Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città, in uscita per Bompiani; i giornalisti di Rai Radio3, Graziano Graziani e Pietro del Soldà, lo scrittore calabrese Vins Gallico protagonista di un partecipatissimo Colpo di Fulmine con gli studenti messinesi – coinvolti nei vari laboratori gli istituti superiori messinesi “Maurolico”, “Emilio Ainis”, “Basile”, “Seguenza” –, il palermitano Silvio Perrella, la sezione “Tradurre il Mediterraneo” quest’anno ha avuto la preziosa collaborazione di Babel Festival di Bellinzona, e ancora SabirComics con la presenza tra gli altri di Lelio Bonaccorso, Laura Silvia Battaglia, Paola Cannatella spazio anche alle “visioni (s)cortesi” e alle voci del meridione per la sezione “(s)cortesie plateali”, in collaborazione con Rete Latitudini e Teatro Clan Off, «la nostra Rete» – spiega il presidente Gigi Spedale – «è nata per unire e collegare le migliori e più attive realtà del Teatro contemporaneo in Sicilia. Era doveroso estendere questa sinergia al Festival che rappresenta la "rete" di Popoli uniti dal Mar Mediterraneo. Ringraziamo i nostri associati del Clan Off Teatro per le energie profuse nel comune obiettivo e le compagnie che hanno dato vita con la loro Arte alle serate del SabirFest».

SabirFest, organizzato dal Comitato Promotore composto da Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move, Sabir srl, con il sostegno dell’Università degli Studi di Messina (coinvolti i Dipartimenti di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali, di Civiltà antiche e moderne, di Scienze politiche e giuridiche e di Economia dell’Università di Messina), il Comune di Messina, Assessorato Cultura, Ersu, Comune di Catania Assessorato alla Cultura, Amnesty International, Forum Austriaco di cultura, è patrocinato dalle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria, dal Comune di Reggio. SabirFest si svolge sotto gli auspici del Centro per il Libro e in collaborazione con Latitudini Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, Naxoslegge, Museo Regionale di Messina, Teatro Bastardo, Corso di Laurea in Linguistica e Traduzione dell’Università di Pisa, Babel Festival di Bellinzona, Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, Accademia delle Belle Arti di Catania, Officine Culturali, Leggerete, Comunità di S. Egidio, Trame di Quartiere, Università degli Studi di Reggio Calabria, Dipartimento di Giurisprudenza ed economia, Museo Diocesano di Reggo Calabria, Clan Off Teatro. Élite Sponsor Caronte&Tourist Gruppo Franza. Media Partner “Gazzetta del Sud”, Rtp, SiciliaNews24, RadioZammù.

SabirFest 2017 è dedicato a:

Özlem Dalkiran, impegnata da anni per la difesa dei diritti umani in numerose organizzazioni internazionali. Ha contribuito alla nascita di Amnesty International Turchia, di cui è stata presidentessa per due volte, ed è una dei fondatori di Citizens’ Assembly. Coordinatrice dell’Helsinki Citizens’ Assembly per il programma di aiuto ai rifugiati, e di recente, del Bianet, Independent Communication Network, nel luglio 2017 è stata arrestata senza alcuna motivazione a Istanbul nel corso di una riunione sui diritti umani insieme agli altri partecipanti.

Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita, ha fondato in Siria la comunità religiosa al-Khalil ed è un riconosciuto artefice del dialogo tra cristianesimo e islam. Il suo attivismo per la non-violenza e la libertà nei mesi della rivoluzione del 2011, gli ha causato l’ostracismo del governo siriano e nel 2012 ha dovuto lasciare il paese. Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa, e da allora non si hanno più sue notizie. A tutte le donne, gli uomini e i bambini che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa.

SabirFest chiede Verità per Giulio Regeni.

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