Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

DIMORE STORICHE, TRE ANNI E MEZZO PER OTTENERE LO STANZIAMENTO

13/11/2017 - 1.300 giorni dopo il riconoscimento in Senato, da parte del Ministro dei beni culturali, del debito dello Stato nei confronti dei proprietari di dimore storiche, nel disegno di legge di bilancio per il 2018 sono state stanziate le somme volte ad estinguere i debiti pregressi, pari ad oltre 97 milioni di euro. A segnalarlo è Confedilizia, che precisa che sono stati necessari più di tre anni e mezzo, una molteplicità di atti di sindacato ispettivo - presentati da numerosi parlamentari - e un puntuale memoriale scandito mese per mese dalla stessa Confedilizia, per riuscire ad ottenere lo stanziamento necessario a sostenere gli interventi di manutenzione sugli immobili di interesse storico-artistico.

In proposito si ricorda che l'art. 31 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004) dispone che in caso di restauro o di interventi conservativi autorizzati su immobili sottoposti a vincolo delle Soprintendenze - che hanno il compito di valutarne la tutela e conservazione e di richiederne interventi di manutenzione -, il proprietario, il possessore o il detentore del bene che abbia dato corso a detti interventi a spese proprie possa ottenere i contributi statali previsti.

Il lento e farraginoso meccanismo di erogazione di questi contributi - che si aggiunge ai limiti delle disponibilità che il Ministero alloca annualmente - ha portato all'accumulo di debiti nei confronti dei privati che ammontano, come detto, a oltre 97 milioni di euro.
Il disegno di legge di bilancio per il 2018 ha ora stanziato, per ogni anno relativo al triennio 2018-2020, la somma di 60.167,301 euro da destinare all'estinzione dei debiti pregressi.
L'auspicio è che non si incorra in nuovi ostacoli burocratici e si renda così finalmente giustizia ai proprietari interessati.

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