Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

INCENERITORE DEL MELA: IL RISCHIO DI UN'AUTORIZZAZIONE DA PARTE DEL GOVERNO SI FA PIÙ CONCRETO?

La Commissione tecnica VIA dà parere favorevole all'inceneritore del Mela. Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela: “Il rischio di un'autorizzazione da parte del Governo si fa più concreto”. I Candidati alla Presidenza della Regione che hanno detto NO all'inceneritore del Mela si impegnano a passare dalle parole ai fatti?

Valle del Mela (Me), 02/11/2017 - Conclusa l’istruttoria della Commissione Tecnica VIA sull’inceneritore del Mela. Nonostante le molteplici incompatibilità ambientali, le irregolarità e le carenze progettuali evidenziate nelle innumerevoli osservazioni di Comitati, Associazioni, Comuni e cittadini, nonostante il Parere negativo della Città Metropolitana, la Commissione Tecnica ha esitato un “parere favorevole con prescrizioni”. Lo abbiamo appreso stamane attraverso la consultazione della pagina internet della procedura.
Un esito su cui ha certamente pesato l’assenza di un Parere da parte del Comune di San Filippo del Mela (sebbene questo parere fosse “pronto” da diverse settimane) e ancor più l’assenza di un Parere da parte della Regione. Infatti il Presidente Crocetta si è detto più volte contrario al progetto, ma alle parole non sono seguiti i fatti.

A questo punto sono possibili due ipotesi:

1. Il Ministero dell’Ambiente rispetta l’inderogabilità del Piano Paesaggistico ed il carattere vincolante del Parere negativo del MIBACT, entrambi sanciti dal Codice dei beni culturali, e quindi conclude negativamente la procedura rigettando l’istanza di A2A;
2. Il Ministero dell’Ambiente decide di “forzare” la legge, rimettendo la questione al Consiglio dei Ministri. Questo a sua volta potrebbe seguire la scia di questa “forzatura” e decidere di concedere l’autorizzazione.
Nella malaugurata ipotesi che il Ministero dell’Ambiente e il Governo scelgano la strada della “forzatura” e concedano l’autorizzazione all’inceneritore del Mela, bisognerebbe assolutamente impugnare la decisione al TAR Lazio.

Tutti i soggetti interessati potrebbero farlo, ma è chiaro che l’eventuale impugnazione da parte della Regione avrebbe un peso significativo.
Quattro dei cinque candidati alla Presidenza della Regione hanno espresso un chiaro NO all’inceneritore del Mela: una volta eletti faranno come il loro predecessore Crocetta o hanno davvero intenzione di far seguire alle parole i fatti?
L’inceneritore non si blocca a parole: chi dei 4 candidati si impegna, qualora eletto, ad impugnare al TAR Lazio un’eventuale autorizzazione all’inceneritore del Mela da parte del Governo, chiedendone la sospensiva?

Del resto gli estremi per l’impugnazione ci sarebbero tutti, a cominciare dalla violazione della vigente ed inderogabile pianificazione regionale (Piano Paesaggistico e Piano regionale dei rifiuti).

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