Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ORLANDO A MESSINA PER SOSTENERE EMANUELE GIGLIA: “INCARNA AL MEGLIO IL RINNOVAMENTO DEL CENTROSINISTRA”

Il Ministro Orlando a Messina per sostenere la candidatura di Emanuele Giglia: “Il suo percorso incarna al meglio il processo di ricostruzione e rinnovamento del centrosinistra”

Messina, 1 novembre 2017 – Si è svolto ieri mattina, presso il Palacultura di Messina, l’incontro pubblico con Emanuele Giglia, candidato all’Ars nella Lista del PD, e il Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione da parte dell’On. Filippo Panarello, ha parlato Giglia che ha innanzitutto ringraziato il Ministro Orlando per avere deciso di tornare a Messina in questa importante occasione, a pochi mesi dalla sua ultima visita.
“La mia candidatura – ha detto Giglia - rappresenta sicuramente il rinnovamento, un progetto sul quale molti dirigenti del Partito Democratico hanno scelto di investire. In questa campagna elettorale – ha proseguito – ho detto spesso che dobbiamo imparare a riconoscere, apprezzare e soprattutto a raccontare anche le cose belle e positive della politica, del nostro territorio, del lavoro che facciamo.” Fra queste, Giglia ha citato il notevole e concreto lavoro che ha svolto nei due anni trascorsi presso l’ufficio di gabinetto dell’Assessore Cracolici a Palermo e l’importante eredità politica di Filippo Panarello, un parlamentare sempre attento alla provincia di Messina, come pochi lo sono stati in questi anni.

“Dal 25 settembre ad oggi – ha raccontato Giglia – da quando ho annunciato la mia candidatura, sono stato in almeno 80 dei 108 comuni della nostra Provincia, oltre che qui nel Capoluogo: è vero che ci sono delle criticità, che le infrastrutture vanno potenziate e che alcuni investimenti sono diventati ormai indispensabili, ma il potenziale della nostra terra è enorme, e la sua bellezza va promossa nel modo giusto”.

Giglia ha quindi sottolineato l’importanza della sfida del prossimo 5 novembre: “La Sinistra – ha detto – si presenta con la candidatura di una persona seria, perbene, competente, quale è il Rettore Micari, e sono convinto che, insieme a lui, possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Abbiamo utilizzato i mezzi di comunicazione – ha concluso Giglia - abbiamo fatto un diario della nostra campagna elettorale, ma soprattutto abbiamo incontrato personalmente i cittadini di Messina e Provincia, abbiamo parlato con loro e li abbiamo ascoltati: sono certo che questo sforzo sarà ripagato, anche perché non è stato, per noi, un esercizio da campagna elettorale, ma un modo di intendere la politica, che proseguirà anche oltre il 6 novembre.”
“Tutti quelli che hanno fatto dei danni a questa regione si sono messi sotto l’insegna di Musumeci; dall’altro lato abbiamo, invece, un blocco fatto di improvvisazione, rappresentato dal movimento cinque stelle”, ha esordito il Ministro Orlando. “Chiedo un voto per il PD in Sicilia – ha proseguito – anche in una prospettiva nazionale. Lo chiedo anche perché siamo noi quelli più in grado, all’interno del PD, di costruire un rapporto con le altre forze della sinistra. In questo senso, votare per Emanuele è un segnale doppio: è il riconoscimento del percorso politico di chi, in questo territorio, incarna al meglio il processo di ricostruzione e rinnovamento del centrosinistra”.

Orlando ha quindi evidenziato la necessità di contrastare la drammatica piaga della disoccupazione giovanile, che spesso sfocia in emigrazione, anche tramite lo sblocco del turnover della pubblica amministrazione, ad oggi la più vecchia e la meno scolarizzata d’Europa.

“Dobbiamo invitare le persone a riflettere – ha continuato Orlando – perché c’è tanta rabbia e c’è malessere, ma è su questi sentimenti che alcuni stanno lavorando scientificamente, con un bombardamento che tende ad evidenziare più i problemi che non le possibili soluzioni. Apprezzo molto che Emanuele abbia scelto di fare una campagna elettorale andando a parlare con le persone – ha concluso - perché è questo il modo migliore per cambiarne l’orientamento, per convincerle ad andare a votare e per spiegare loro il lavoro svolto e le prospettive future”.

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