Angelina Mango il 2 agosto a Bagheria (unica data in Sicilia)

2^ edizione del PICCOLO FESTIVAL, 2 agosto – Piccolo Parco Urbano di Bagheria. Ecco i nomi dei primi due ospiti: UNICA DATA IN SICILIA di ANGELINA MANGO, vincitrice del Festival di Sanremo 2024 e la band rivelazione BNKR44   Palermo, 28 marzo 2024 -  Angelina Mango (unica data in Sicilia) , vincitrice del  Festival di Sanremo 2024 ,  e la band rivelazione  BNKR44 , sono i primi due artisti protagonisti della seconda edizione del  PICCOLO FESTIVAL  – che nella prima edizione ha ospitato  Chiello, Bresh e Giuse The Lizia  - organizzato  da GoMad Concerti, e Puntoeacapo Concerti  con la collaborazione del  Comune di Bagheria , che si terrà il 2 agosto al  Piccolo Parco Urbano di Bagheria.    Sei dischi di platino  e  due dischi d’oro  per un totale di oltre  200 milioni di stream audio e video , un primo  tour nei club completamente sold out , una data evento al Fabrique di Milano e una nuova leg nei club italiani anch’essi sold out con diversi raddoppi, al  vertice delle classifiche di

“SICILIANI LIBERI”: “STOP A REPRESSIONE CATALANI, SCARCERARE I PRIGIONIERI”

“SICILIANI LIBERI”, LETTERA A CONSOLE ONORARIO SPAGNA, “STOP A REPRESSIONE CATALANI, SCARCERARE PRIGIONIERI”. CIRO LOMONTE: “CI PROPONIAMO COME MEDIATORI”

Palermo, 29 marzo 2018 - In una lettera al console onorario del Regno di Spagna, l’avvocato Ignazio Caramanna, gli indipendentisti siciliani “nel rinnovare la propria amicizia e fratellanza con gli spagnoli e tutti i popoli iberici, condannano la repressione contro il popolo catalano in atto in questi giorni”. “Comprendiamo le ragioni astrattamente legalitarie, ma esiste un diritto naturale superiore a qualunque ordinamento costituzionale: il diritto all’autodeterminazione dei popoli, che non può essere conculcato da un ordinamento che si vuole libero e democratico – scrivono i ‘Siciliani liberi’ - Il popolo catalano si è espresso più volte, nonostante ogni repressione, e la risposta non può essere quella della polizia e del carcere. Il governo spagnolo ha, per lo meno, l’obbligo morale di pacificare il paese offrendo reali alternative e proposte quanto meno di ordinamento confederale o di ampia riforma costituzionale a chi legittimamente non si riconosce più in un ordinamento unitario, ancorché autonomistico, che peraltro poggia su basi storiche malferme”.

Per il segretario di ‘Siciliani liberi, Ciro Lomonte, “il governo Spagnolo potrebbe anche soltanto dare un segnale di apertura morale scarcerando i prigionieri politici, senza rinunciare per questo alle proprie posizioni”. “La Catalogna, quando è stata unita alla Spagna, lo è stata o sulla base di unione personale o comunque di pacifica accettazione da parte dei suoi cittadini – ricorda Lomonte - La repressione è storicamente attestata solo nei giorni più bui dell’assolutismo settecentesco o del tristemente famoso regime franchista del XX secolo. La Spagna risulterebbe ogni giorno di più delegittimata se pensasse di risolvere con la forza questo affare, che non è già più interno, ma certamente internazionale, come sempre lo sono tutte le questioni che riguardano i diritti umani”.

“Ci offriamo come mediatori, se questo potesse servire ad una soluzione pacifica, e vi scongiuriamo di arrestare quella che all’esterno sarebbe letta solo come una deriva autoritaria – concludono gli indipendentisti siciliani - La Spagna è un grande Paese; deve solo essere all’altezza della propria tradizione e riportare la questione sui binari del dialogo politico”.

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