Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

USURA A MESSINA: COSTRETTO A PAGARE PIÙ DEL DOPPIO DEI SOLDI RICEVUTI IN PRESTITO, ARRESTATO

Messina, 14 marzo 2018 - Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Messina, nei confronti di un 50enne pregiudicato.
Le precarie condizioni economiche della vittima che gli impedivano di adempire a pieno gli impegni familiari e l’impossibilità di rivolgersi ad un regolare istituto di credito in quanto protestato a causa del fallimento di una precedente attività di cui era titolare, hanno spinto l’uomo nelle grinfie dell’usuraio.

Da quel momento sono iniziati gli incubi per l’uomo che ha dovuto convivere con il peso di onorare il debito contratto ed allo stesso tempo di tenere nascosta la vicenda ai familiari, per timore di subire ripercussioni nei rapporti familiari. La difficoltà nel reperire somme di denaro sempre maggiori, i crescenti timori per l’incolumità sua e dei suoi cari hanno spinto l’uomo a denunciare il tutto ai Carabinieri riuscendo così a venirne fuori da una situazione che lo stava soffocando da più di un anno e mezzo.
Grazie ad una accurata attività investigativa, unitamente alle dichiarazioni della vittima, i militari sono riusciti a ricostruire i fatti appurando che, a fronte di un prestito iniziale ammontante a 3000 Euro, erano già stati restituiti 7000 Euro, e che, non contento, l’usuraio chiedeva ulteriori 900 Euro per estinguere definitivamente il debito.

Nel corso delle indagini è emersa anche una condotta violenta dell’arrestato al fine di ottenere la restituzione del denaro e dei relativi interessi: le pressioni psicologiche e le minacce sono sfociate anche in una aggressione davanti al luogo di lavoro della vittima. In quel caso solo il pronto intervento di alcune pattuglie dei Carabinieri ha permesso che la situazione non degenerasse.




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