Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

VIOLENZA AI DANNI DEGLI OPERATORI SANITARI, SI È INSEDIATO L'OSSERVATORIO PER LA GARANZIA DELLA SICUREZZA

Catania, 13 marzo 2018 – "È i-nac-cet- ta-bi-le", aveva detto al telefono scandendo le parole la dottoressa Serafina Strano, la dottoressa della Guradia Medica di Trecastagni (Ct) violentata da un paziente che dopo averla sequestrata, la violentò nella stessa guardia medica di Trecastagni, in provincia di Catania. La dott. Strano si era lamentata per l'indifferenza della politica e delle istituzioni. Una dottoressa della guardia medica e un falegname in manette. Una storia di inaudita violenza: la notte del 19 settembre 2017, intorno alle 2:30 a Trecastagni, un falegname 26enne di Santa Venerina, Alfio Cardillo, abusava di una dottoressa della guardia medica che poco prima lo aveva visitato e medicato. Cardillo con i suoi indumenti ancora in mano fuggiva dalla struttura comunale, ma bloccato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale, finiva in manette. A fare scattare l'allarme, la segnalazione di un passante che aveva sentito urlare la dottoressa, aggredita dal giovane e violentata «per ore». La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin aveva avviato una «ispezione su condizioni di lavoro dei medici».

Si è insediato il 13 marzo 2018, presso il Ministero della Salute, alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin, l'Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari.

L’Osservatorio risponde ad una proposta dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli, e avrà il compito di raccogliere dati, di fare proposte per la prevenzione, per nuove norme di legge, per misure amministrative e organizzative.

L'Osservatorio è presieduto dal Ministro della Salute e ne fanno parte il comandante dei Carabinieri del Nas, il coordinatore degli assessori alla sanità regionali, il presidente della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, il presidente della Federazione degli infermieri, il presidente della Federazione nazionale ordini dei veterinari, il presidente della Federazione dei farmacisti, il direttore generale dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali e i direttori generali della Prevenzione, della Programmazione, della Sanità animale e dei Farmaci veterinari e delle Professioni sanitarie del ministero.

"L’Osservatorio insediatosi oggi – commenta il ministro Lorenzin – si pone importanti obiettivi: attivare un monitoraggio su tutti i livelli di sicurezza degli operatori sanitari, proporre misure concrete che li mettano in sicurezza negli ambiti di rischio - innalzando al contempo il loro livello di formazione rispetto alla gestione del rischio – e intervenire sugli aspetti organizzativi delle singole Asl, delle singole Regioni, perché spesso siamo di fronte a tematiche legate a problemi non solo sociologici ma anche organizzativi. Un’azione coordinata e corale, che mira a ridare prestigio e dignità alle professioni sanitarie, proteggendo e valorizzando il loro quotidiano indispensabile lavoro, al servizio, non va dimenticato, dei pazienti e di tutti i cittadini".

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