Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ACCORINTI COLTO DA MALORE, LE SPECULAZIONI SULLA SUA ASSENZA SONO RESPINTE AL MITTENTE

Precisazioni sul Consiglio Comunale dedicato alla Tari 2018. Guido Signorino, Assessore a Sviluppo economico, Attività produttive: “Sulla mancata approvazione della delibera sulla TARI è utile precisare qualcosa”

Messina, 02/04/2018 - Il Sindaco Renato Accorinti è stato colto da malore (brusco calo di pressione e perdita di equilibrio) dopo l’incontro coi cittadini che si era tenuto dalle 18,30 nella piazza di Ganzirri quando, con l’autista, stava rientrando a Messina per raggiungere il Consiglio; le speculazioni sulla sua assenza sono respinte al mittente. L’assessore Ialacqua, che alcune fonti hanno dato per assente, ERA PRESENTE IN AULA, dove è intervenuto sulla delibera e sul famigerato emendamento (informarsi, prima di informare). Con l’assessore Ialacqua erano presenti il dirigente ai Tributi e il dirigente all’Ambiente e Sanità. La proposta era munita di tutti i pareri tecnici adeguati e sufficienti.

L’emendamento ripeteva un ritornello vecchio di quattro anni: ogni anno alcuni consiglieri chiedono di stornare dalla delibera il “Piano Economico e Finanziario” (PEF) del servizio, e ogni anno i dirigenti chiariscono la necessità di deliberare anche su questo aspetto, che ne costituisce la base economica e che va necessariamente allegato alla delibera. Tutte le precedenti delibere TARI contengono il PEF in allegato e non sono state né impugnate né annullate.

Il dirigente ai tributi è per decreto del Sindaco sostituto del Ragioniere Generale (aspetto chiarito dal Vicesegretario all’aula). I dirigenti presenti potevano dunque esprimere ogni eventuale e necessario parere contabile, tecnico e giuridico.
Il parere del Collegio dei Revisori sull’emendamento non era dovuto: il precedente parere chiariva già che il Consiglio Comunale è competente per il PEF. Inoltre l’emendamento non modificava in alcun modo i contenuti contabili della proposta; qualora lo avesse fatto, i pareri dei dirigenti presenti sarebbero stati completamente sufficienti.

Emendamento e delibera, dunque, potevano essere votati senza necessità di alcun ulteriore parere dei Revisori. Si comprende il disappunto e il disagio dei Consiglieri per un atto importante che, ancora una volta, arrivava appena in tempo per essere votato. Si dà atto della responsabile presenza di 21 consiglieri che hanno garantito il numero legale. Non può non dirsi, però, che la procedura era legittima e che il Consiglio aveva ogni possibilità di votare la delibera, anche con emendamenti.
Non si ritiene corretto speculare sulla salute del Sindaco, né scrivere cose infondate senza sottoporle a prudente e doverosa verifica. Si ritiene corretto e doveroso dar conto delle condizioni effettive e di diritto entro cui si svolgevano i lavori del Consiglio.

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