Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

OCCUPATI E DISOCCUPATI: L’AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE È TRAINATO DALLE DONNE (+0,2%)

A febbraio 2018 la stima degli occupati cresce dello 0,1% (pari a +19 mila rispetto a gennaio). Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,0%.
4 aprile 2018 - Rispetto a gennaio, si stima un significativo incremento congiunturale dei dipendenti a tempo indeterminato (+54 mila) e una lieve crescita di quelli a termine (+4 mila); continuano invece a diminuire gli indipendenti (-39 mila). La crescita del complesso degli occupati è determinata dalla componente femminile, mentre resta invariato il numero di uomini occupati. Con riferimento all’età, si registra un aumento tra le persone di 35 anni o più (+37 mila), a fronte di un calo tra i 15 e i 34 anni (-18 mila).
Nell’arco del trimestre dicembre-febbraio l’occupazione diminuisce dello 0,1% (-32 mila) rispetto al trimestre precedente. Il calo si concentra tra gli uomini. Segnali positivi si registrano tra i giovani di
15-24 anni (+23 mila) e gli over 50 (+41 mila), a fronte di un calo nelle classi comprese tra 25 e 49 anni
(-96 mila). Crescono nel trimestre i dipendenti a termine (+55 mila), mentre calano i permanenti
(-33 mila) e gli indipendenti (-53 mila).

Dopo l’aumento del mese scorso, a febbraio la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce dell’1,7% (-49 mila). Il calo della disoccupazione si concentra tra le donne e nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni. Il tasso di disoccupazione scende al 10,9% (-0,2 punti percentuali rispetto a gennaio), mentre quello giovanile sale al 32,8% (+0,3 punti).
A febbraio la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,2% (+28 mila). L’aumento interessa prevalentemente le donne e i 25-34enni. Il tasso di inattività sale al 34,7% (+0,1 punti percentuali).
Nel trimestre dicembre-febbraio, rispetto ai tre mesi precedenti, al calo degli occupati si accompagna una diminuzione dei disoccupati (-1,1%, -32 mila) e un aumento degli inattivi (+0,4%, +52 mila).

Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+0,5%, +109 mila), prevalentemente tra le donne. La crescita si concentra esclusivamente tra i lavoratori a termine (+363 mila) mentre i permanenti rimangono stabili e calano gli indipendenti (-255 mila). Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+292 mila) ma anche i 15-24enni (+36 mila), mentre calano i 25-49enni (-219 mila). Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (-4,8%, -143 mila) mentre gli inattivi restano sostanzialmente stabili.
Al netto dell’effetto della componente demografica, l’incidenza degli occupati sulla popolazione cresce su base annua in tutte le classi di età.

Differenze di genere
A febbraio 2018 l’aumento dell’occupazione è trainato dalla componente femminile (+0,2%) mentre resta invariato il numero di uomini occupati. Il tasso di occupazione femminile sale al 49,2% (+0,1 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 66,9%.
Il calo della disoccupazione nell’ultimo mese è molto più marcato tra le donne (-3,5%), mentre per gli uomini è solo -0,1%. Il tasso di disoccupazione femminile scende all’11,9% (-0,4 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 10,3%.
L’aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni interessa prevalentemente le donne (+0,3%) e in misura più lieve gli uomini (+0,1%). Il tasso di inattività femminile sale al 44,0% (+0,1 punti percentuali), mentre quello maschile rimane stabile al 25,3%.

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