Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

MESSINA. COMUNE, SAITTA: IL PIANO ANTICORRUZIONE SARA’ UNO DEI PRINCIPI FONDANTI IN CASO DI ELEZIONE

Il candidato sindaco pensa a una rete di monitoraggio dei fenomeni corruttivi come prevede l’Anac

MESSINA, 7 MAG 2018 – “Trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione. Saranno questi due dei principi sui quali si baserà la mia azione di governo al Comune se dovessi essere eletto sindaco”. Così, in una nota, il candidato del centrosinistra, Antonio Saitta.
“Si tratta – spiega – di mettere a regime il Piano anticorruzione, come prevede la legge 190 del 2012, oltre il decreto legislativo n.33 del 2013, che riguarda la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Non è più sufficiente prevenire i fenomeni corruttivi attraverso la semplice presentazione del certificato antimafia da parte di coloro che operano con gli enti locali- osserva Saitta - bisogna attivare, come da tempo chiede l’Anac, una completa mappatura dei processi delle aree a rischio corruzione, che non sono solo quelle tradizionali che riguardano appalti, concorsi e contributi, ma anche altre che possono essere individuabili attraverso questo procedimento”.

“Il Passaggio successivo dopo l’individuazione delle aree a rischio – aggiunge il candidato del centrosinistra – è l’identificazione delle misure da applicare per intervenire; terzo passaggio, la verifica del corretto adempimento di queste disposizioni”.

“Le tre aree di azione, dovranno prevedere una rete di referenti interni che possano segnalare tempestivamente qualsiasi criticità al responsabile della prevenzione della corruzione e al sindaco. Il piano anticorruzione dovrà essere aggiornato ogni anno, come prevede la legge e non come adempimento formale, ma come strumento sostanziale di tutela della legalità”, conclude Saitta.

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