Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SVINCOLI DI GIOSTRA E ANNUNZIATA A MESSINA: IL CAS DIFFIDA AD APRIRLI IMMEDIATAMENTE AL TRAFFICO

«Gli svincoli di Giostra ed Annunziata dovranno essere completati dal Comune di Messina ed aperti al traffico. Non già consegnati al CAS incompleti e privi di importanti opere impiantistiche nella “fantasiosa” interpretazione delle norme sugli appalti ideata dalla Amministrazione Comunale di Messina».

Messina, 11 giugno 2018 - Questa la lapidaria dichiarazione del Direttore Generale del Consorzio Ing. Leonardo Santoro a seguito del formale divieto - a tale impropria consegna - sancito dal Direttore Generale del Dipartimento delle Infrastrutture del relativo Ministero. Tale disposizione ministeriale va oltre, segnalando che gli oneri relativi al contenzioso tra imprese appaltatrici degli svincoli (ndr Impresa Ricciardello) e stazione appaltante (ndr Comune di Messina) per il completamento di tali opere non potevano essere posti a carico del concessionario autostradale (ndr CAS).
Per tale ragione il DG Santoro ha diffidato (ndr nota prot. 9719 del 10-5-2028) a completare immediatamente gli svincoli; a aprirli al traffico ed a garantirne la manutenzione. Ma l’operato del Consorzio va oltre!

In data 28/5/2018 il DG del Consorzio chiede alla Amministrazione Comunale di Messina ed all’ANAS, che ha diretto i lavori, la trasmissione dei progetti degli impianti di illuminazione dei detti svincoli, necessari e funzionali a garantire la continuità dei lavori del Viadotto Ritiro.
Ad oggi, l’Amministrazione Comunale di Messina non solo non ha prodotto copia dei collaudi tecnico-amministrativi di tali svincoli, ma ha ripetutamente disertato le convocazioni del CAS volte a “programmare il temporaneo sgombero di cento famiglie” che subiranno forti disagi a causa della programmata demolizione e ricostruzione del Viadotto Ritiro.

Vicenda anch’essa incredibilmente complessa e, per certi versi, inspiegabile in quanto strettamente legata alla mancata apertura degli svincoli immaginata nel tempo con fantasiose interpretazioni che ne vedevano l’impossibilità di collegamento a causa di un improbabile collasso strutturale dello stesso Viadotto.

Purtroppo, i primi effetti della ratificata bocciatura degli atti di consegna degli svincoli incompleti – stipulati negli anni tra il Comune ed il CAS, fase questa durata 2 anni - ha comportato un gravissimo ritardo sull’andamento dei lavori per il miglioramento sismico del Viadotto Ritiro (Decreto 226 del 7-6-2018 a firma RUP del CAS con il quale è stata sancita la proroga al completamento di tale opera).
Per tali ritardi, pertanto, imputabili esclusivamente all’operato del Comune di Messina, il Direttore Generale del Consorzio ing. Leonardo Santoro ha dato mandato ai legali dell’ente autostradale di attivare il contenzioso con risarcimento danni a carico del Comune di Messina.



Pesanti, quindi, ad oggi la ricaduta ed i disagi per la collettività e pesante eredità trasferita alla nuova Amministrazione. Tale lapidaria presa di posizione del Ministero Infrastrutture dichiarando illegittime le consegne di opere incomplete - effettuate da amministratori Comunali e tecnici prestati a tali attività - sancisce il fallimento delle “fantasiose” interpretazioni della normativa sugli appalti adottate dal Comune di Messina, che ha creduto di potere trasferire ad altri enti le proprie inadempienze ed incapacità di portare a termine un importante sistema di svincoli urbani, ad oggi, in gran parte ed ostinatamente chiuse al traffico, per esclusiva ed unica responsabilità della Amministrazione Comunale di Messina.

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