Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

DIGNITA’, SOLIDARIETA’ E LAVORO: SEMPRE DALLA PARTE DEI DOCENTI E DELLE LORO FAMIGLIE

ROMA, 02/08/2018 - “Occorre ridare dignità a quei 7000 docenti e alle loro famiglie che, dopo una lunga odissea, entrando in ruolo pensavano finalmente di aver ottenuto giustizia”. Sono le parole della Deputata di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo che ieri è intervenuta con due emendamenti nella discussione alla Camera sul decreto dignità. “Docenti che invece saranno esclusi dalle graduatorie ad esaurimento a causa di questo decreto dignità che, applicando una sentenza del Consiglio di Stato, mette in discussione la certezza del diritto e soprattutto la stessa fonte che ha legiferato precedentemente.

E questa è una ferita istituzionale che non può essere sanata con un concorso straordinario nel quale non vengano tutelati i ruoli. Tra i 7000 insegnanti inoltre, ci sono diversi disabili che rischiano non solo il licenziamento ma anche la possibilità di un'iscrizione nelle liste di collocamento mirate. Questo decreto verrà ricordato come quello che ha previsto il più grande licenziamento della Repubblica Italiana e il riproporsi di contenziosi che non avranno mai fine”. Ha concluso la deputata di Barcellona Pozzo di Gotto.-

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