1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

DE LUCA PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO DI SCAGLIARSI CONTRO LA STAMPA

Le segreterie regionale e provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa stigmatizzano le dichiarazioni del sindaco di Messina contro la stampa cittadina.

24/10/2018 – Il sindaco De Luca perde il pelo ma non il vizio di scagliarsi contro giornali e giornalisti rei di fare solo il proprio dovere e dimostra ancora una volta insofferenza verso il ruolo della stampa e i resoconti che questa fa sulla sua attività di primo cittadino. Ma questa volta alza il tiro e i toni e si lancia in definizioni che un uomo pubblico si dovrebbe guardare bene dall’adoperare e che non riportiamo per evitare di incappare nel suo stesso errore.
Vede, egregio sindaco, la differenza tra la stampa e lei è proprio nei termini che lei liberamente si consente di adoperare e la correttezza che i giornalisti, invece, adottano nello svolgimento del proprio lavoro.
Fare il sindaco è una mission che comporta onori e oneri e tra i suoi compiti non ci risulta che ci sia quello di offendere gratuitamente la stampa per quello che scrive. Lei minaccia di denunzia all’Ordine dei Giornalisti. La invitiamo ad essere consequenziale e a non limitarsi solo all’annuncio. Sappia sin da ora che ci saremo anche noi in prima fila a difendere i nostri colleghi.

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