Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

CARA MINEO, OSPITI BLOCCANO SS 417, FORZA NUOVA: "CHIUDERE IL CENTRO, RIMPATRIARE I CLANDESTINI, INVESTIRE NEL TERRITORIO"

Comunicato stampa Forza Nuova Sicilia:"Chiudere il centro, rimpatriare i clandestini, investire nel territorio"

22 Novembre 2018 – "Siamo stanchi di assistere alle rivolte dei mantenuti di un Cara che non ha mai smesso, nemmeno dopo la curetta dimagrante voluta da Salvini, di occupare la ribalta della violenza e dell'illegalità, sia per i suoi ospiti che per chi ha guadagnato e guadagna sulla gestione della struttura", è quanto afferma il movimento politico Forza Nuova, tramite una nota stampa.
"Inconcepibile l'arroganza degli immigrati, che pretendendo un contribuito per affrontare spese di viaggio, occupano una strada statale e generano disordini. Moltissimi sono clandestini e andrebbero solo rimpatriati senza tanti complimenti".

"Il Ministro degli Interni ha già optato per una semplice riduzione degli immigrati presenti, al contrario di quanto aveva promesso in campagna elettorale, ma la rivolta di oggi dovrebbe farlo tornare alla realtà: il Cara è una bomba sociale, va smantellato, chiuso e restituito ad un territorio che ha bisogno di strutture e investimenti, magari nel rilancio dell'agricoltura, e gli immigrati rimpatriati".

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